Lunedì mattina gli alunni della scuola media Eduardo De Filippo di San Giorgio a Cremano, ieri i ragazzi delle scuole medie Ungaretti - Scodellari di Ercolano, si sono "impossessati" del quartiere, attraversandolo più volte tra gli sguardi sorpresi e felici dei suoi abitanti e dei pochi commercianti che resistono, ostinatamente al lungo declino di questi anni. Scuolamare 2010 è anche questo. All’obbiettivo didattico si unisce anche quello sociale, come la scelta del luogo: "Già l’anno scorso, grazie alla disponibilità ad ospitarci di Mons. Raffaele Russo e di tutta la comunità della Basilica - ci dicono gli organizzatori - abbiamo voluto che Scuolamare si svolgesse in quel quartiere, teatro per lunghi anni di altri eventi. In quelle strade ci sono le radici storiche della città di Torre Annunziata e noi con Scuolamare abbiamo voluto riprenderci uno spazio, anche se per pochi giorni, ridare un minimo di speranza a chi vi risiede e mostrare un’immagine opposta a quella di "Fortapasc" agli insegnanti e agli alunni provenienti da altri comuni."
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Le attività di Scuolamare sono iniziate lunedì 24 maggio, con partenza dal porto di Torre Annunziata.
Il laboratorio didattico Scuolamare è destinato agli alunni delle scuole medie inferiori ed è realizzato dall´Associazione Culturale Esseoesse, un sodalizio che da oltre sedici anni rivolge il suo impegno in attività che puntano alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali della costa vesuviana. Scuolamare si avvale della preziosa collaborazione del corso di Biologia delle Produzioni Marine dell’Università Federico II di Napoli.

Saranno impegnati nelle attività circa 300 alunni provenienti dalle città di San Giorgio a Cremano, Ercolano, Pompei e Santa Maria la Carità grazie al contributo di partecipazione dei relativi assessorati alla Pubblica Istruzione.

Scuolamare 2010 impegna gli studenti in una serie di attività correlate al mare, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto con l’ambiente marino e i suoi abitanti, riflettere sulla complessità e delicatezza dell’ecosistema, acquisire il concetto di biodiversità, trascorrere una giornata a contatto con la natura, la cultura e le tradizioni locali.

All’obbiettivo didattico si unisce anche quello sociale, come la scelta del luogo: "Già l’anno scorso, grazie alla disponibilità ad ospitarci di Mons. Raffaele Russo e di tutta la comunità della Basilica - ci dicono gli organizzatori - abbiamo voluto che Scuolamare si svolgesse in quel quartiere, teatro per lunghi anni di altri eventi. In quelle strade ci sono le radici storiche della città di Torre Annunziata e noi con Scuolamare abbiamo voluto riprenderci uno spazio, anche se per pochi giorni, ridare un minimo di speranza a chi vi risiede e mostrare un’immagine opposta a quella di "Fortapasc" agli insegnanti e agli alunni provenienti da altri comuni. "

Il progetto "Scuolamare" punta sulla capacità attrattiva del mare e sulla creazione di una "cultura" diffusa tra gli studenti del nostro territorio e di altre regioni italiane. La costa del Vesuvio, che viene promossa attraverso questo progetto di turismo didattico, è un territorio ricco di meraviglie e di grandi attrattori turistici.

Il mare può a pieno titolo costituire un "prodotto" integrato con gli altri turismi possibili nell’ area: archeologico, culturale, ambientale ed enogastronomico.

Il programma delle cinque giornate prevede l’accoglienza e la presentazione del laboratorio didattico presso L’ex Orfanotrofio della Basilica Madonna della Neve. Poi è previsto l’imbarco al porto su una motonave, attrezzata per l’occasione in aula didattica. A largo gli scolari parteciperanno alle attività di osservazione ed analisi delle acque alla foce del Sarno, al prelievo di "plancton" e sedimenti del fondale marino, grazie alla collaborazione di Biologi dell’Università Federico II. Nel corso della mattinata, dopo l’osservazione delle attività dei pescatori in un vivaio di mitili, gli alunni vivranno dal vivo le emozioni di un’operazione di pesca di una paranza.

Successivamente, ritornati in porto, gli alunni si cimenteranno nella cernita dal "vivo" del pesce nella "saccata" appena raccolta dal peschereccio, aiutati dai biologi marini ed esperti pescatori locali.

Dopo la pausa pranzo, le attività proseguiranno nel pomeriggio nel laboratorio di Biologia, approntato presso i locali dell’Ex Orfanotrofio, dove ci sarà lo studio dei campioni prelevati in mattinata. La giornata si concluderà con dei test di apprendimento finali che giungeranno al termine di una interessante lezione sulle tecniche e sugli strumenti di pesca più comuni (nasse, coffe, reti da posta e strascico, ecc) e con una lezione sui principali nodi utilizzati in marineria. Ad insegnare i trucchi del mestiere, che si tramandano di generazione in generazione, gli stessi pescatori.