Messa in atto, sui monti Lattari, una protesta bipartisan, che coinvolge forze di centrodestra e centrosinistra e che potrebbe sfociare nella realizzazione di un documento comune “territoriale” per la salvaguardia e la tutela degli interessi dell’area. Gli amministratori dei comuni dei monti Lattari, esclusi dal progetto Tess “Vesuvius discovering”, scendono sul piede di guerra. Vogliono capire i motivi dell’estromissione dal piano di lavoro istituzionale presentato in settimana a Palazzo “Partanna”, progetto che punta al rilancio dell’area costiera compresa tra San Giorgio a Cremano e Castellammare attraverso la scoperta di luoghi, prodotti tipici e ospitalità e alla realizzazione di un apposito sito web. Nel disegno destinato agli operatori del settore turistico vengono menzionate le principali attrattive del comprensorio vesuviano e di Castellammare, come ad esempio le terme, le ville romane ecc.
La vicenda, secondo gli amministratori locali, conferma lo scarso interesse mostrato da Regione, Provincia e Tess nei confronti del territorio
considerando che anche queste realtà conservano tradizioni gastronomiche, naturalistiche e culturali sicuramente non di minore interesse rispetto a
quelle dell’area vesuviana”. Intanto l’Mpa stila una sorta di vademecum delle risorse presenti sui Lattari ed escluse dal progetto.