Portare in scena una commedia di Eduardo rappresenta, sempre, un compito impegnativo perché ci si espone al giudizio di un pubblico che, fatalmente, è portato a paragonare lo spettacolo cui assiste con le eccellenti interpretazioni del grande Maestro e dei numerosi bravissimi artisti che, negli anni, lo hanno coadiuvato.
A questo compito, ancora una volta, non si è sottratta la Compagnia Teatrale “Oplontis” che, venerdì 15 e sabato 16 gennaio, ha rappresentato, sul palcoscenico del “Di Costanzo-Mattiello” e con la regia di Beniamino Bisogno, “Ditegli sempre di sì”, commedia in due atti scritta da Eduardo nel 1927.
La commedia (il cui primo titolo fu: Chill’è pazzo) è, forse, tra i lavori meno conosciuti e meno rappresentati di Eduardo, ma è sicuramente tra i più divertenti; due sono i profili del testo: quello comico, figlio della tradizione scarpettiana, e un altro, più profondo, che analizza la realtà umana con occhio disilluso e mostra affinità con il teatro di Pirandello.
Il tema affrontato è quella della “pazzia” che Eduardo ha trattato anche in “Uomo e Galantuomo”; ma, mentre in quella commedia, la pazzia è solo simulata, qui è reale ed è proprio il fatto che non venga riconosciuta subito a produrre ogni sorta di equivoci e incidenti.
Della Compagnia “Oplontis”, ben nota al pubblico della nostra rassegna, non è necessario tessere gli elogi. Il gruppo, riunito intorno alla personalità carismatica di Beniamino Bisogno, è dotato di spiccate individualità e, grazie all’impegno e alla professionalità di tutti, dimostra, ogni volta, di essere all’altezza della situazione.
Il pubblico del Mattiello, numeroso ed attento, ha mostrato di gradire la rappresentazione tributando sinceri e calorosi applausi a tutti gli interpreti.
Vincenzo Paduano

Il commento
Avevo già assistito, rappresentata da altre compagnie, alla commedia di Eduardo De Filippo "Ditegli sempre di si".Devo però riconoscere senza ombra di dubbio che mi sono divertito ed ho trascorso una piacevole serata. Ho molto apprezzato Francesca De Pascale che interpretava la sorella del "pazzo".Molto professionale e capace Leopoldo Speranza che ha saputo molto bene interpretare la non facile parte di Michele Murri.
Un bravo a tutti!
E.A.M.

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