Tris al Bologna, secondo posto matematico, Napoli in Champions senza passare per i preliminari. E´ questo il verdetto del Dall´Ara, maturato attraverso i gol di Hamsik, Cavani e Dzemaili. Successo conquistato tutto nel secondo tempo, con determinazione e concretezza, e con quei colpi di genio che gli assi azzurri hanno saputo scoccare nel momento decisivo della partita.

PRIMO TEMPO NERVOSO - Il Bologna cerca il riscatto dopo i sei gol presi dalla Lazio. L´atteggiamento dei padroni di casa è quindi d´assalto su tutti i palloni, a mordere le caviglie, senza concedere possesso palla al Napoli e con la fantasia di Diamanti ad ispirare Gilardino. La retroguardia azzurra si compatta, il gioco è piuttosto chiuso, poche le occasioni gol. Solo un paio di tentativi di Cavani al 18´ e al 20´ che non inquadrano lo specchio della porta e un colpo di testa di Gilardino al 47´.

FRECCIA HAMSIK - Al rientro dagli spogliatoi il Napoli comincia a cambiare registro. Domato il Bologna nel primo tempo, inizia ad innescare i consueti automatismi offensivi e per la retroguardia di casa è difficile arginare la rapidità di Cavani, Insigne ed Hamsik. E´ proprio lo slovacco a sbloccare il match dopo otto minuti: servizio di Dzemaili, controllo di destro e conclusione di sinistro potente e precisa, Stojanovic non può nulla.

CAVANI E DZEMAILI CHIUDONO I CONTI - Il Bologna soffre, non reagisce, ma subisce le progressioni degli attaccanti azzurri che tagliano la difesa con facilità. Dall´asse Insigne-Cavani nasce il gol del 2-0: Stojanovic frana su Cavani, il Matador trasforma dal dischetto per la rete numero 27 in campionato. Il definitivo gol del 3-0 di Dzemaili chiude il match e apre la festa Champions della banda Mazzarri.

L´ANALISI - Dall´uscita agli ottavi di finale con il Chelsea, dopo un anno di Europa League gli azzurri tornano in Champions. E´ il risultato dell´ennesima stagione da incorniciare dell´era De Laurentiis. Ma sono tanti i tasselli che compongono il mosaico di un Napoli spettacolare, solido, quasi perfetto, secondo solo alla Juventus in Italia ed in grado, con i suoi assi, di poter far male anche alle grandi d´Europa. Già, gli assi. E´ già tormentone per Cavani: resta o va via? E lo stesso discorso vale per il tecnico Mazzarri, timoniere dell´ennesimo ottimo campionato partenopeo. Se la parola d´ordine è programmazione la società non può fare rivoluzione proprio ora: il Napoli è maturo per vincere qualcosa d´importante ed il crescendo dei risultati degli ultimi anni è maturato proprio grazie ad una solida politica conservativa che, con l´eccezione della clamorosa partenza di Lavezzi, sembra ormai marchio di fabbrica di De Laurentiis. Certo, non è facile trattenere Cavani dalle sirene spagnole ed inglesi, ma d´altra parte solo investendo sui propri assi il Napoli può conquistare titoli degni della sua storia e dei suoi tifosi. Ora c´è tutto il tempo per discutere, pianificare, completare un progetto che tante soddisfazioni può dare ad una città che, tra mille difficoltà, merita di gioire almeno in ambito sportivo.