“In questo momento Torre Annunziata è coinvolta da 4 grandi progetti: l’adesione all’Autorità Portuale, il Grande Progetto Pompei, la Zona Franco Urbana ed il Grande Progetto Sarno. Abbiamo la possibilità che la città si sviluppi valorizzando le risorse mare e scavi”. Inizia così l’intervista al consigliere Lello Ricciardi, capogruppo del Partito Democratico, che ha promosso insieme ad altri colleghi la delibera recante l’atto di indirizzo per il porto.

Soffermiamoci in primis sul porto e sull’adesione all’Autorità Portuale. Qual è il filo conduttore che avete seguito per questa delibera?

“Siamo convinti che lo sviluppo della città passi dal mare e dal porto per questo riteniamo opportuno l’adesione all’autorità portuale. Attraverso questa scelta possiamo intercettare parte dei 200 milioni che sono stati stanziati e utilizzarli per il completamento della bretella, l’escavo del porto ed il suo ampliamento con una nuova banchina. Tutti questi lavori sono necessari per intercettare i nuovi flussi commerciali ed ospitare attività legate al movimento passeggeri o alla nautica da diporto. Si sta risolvendo il problema degli scarichi fognari sulla Salera e stiamo lavorando per la bonifica e la caratterizzazione della spiaggia. Abbiamo poi approvato l’emendamento che prevede un concorso di idee per la riqualificazione di via Caracciolo ma si deve però risolvere il nodo del piano regolatore portuale che giace dal 2009 in Regione e che serve per attirare ulteriori iniziative”.

Come rientra Torre nel Progetto Pompei del ministro Bray?

“Il decreto cultura del ministro Bray prevede una serie di attività per le zone di prossimità ai siti archeologici che si può utilizzare per fare il museo degli ori di Oplonti all’interno dello Spolettificio, per ampliare gli scavi e per realizzare una serie di interventi nella zona murattiana. Così il Quadrilatero Carceri e il quadrilatero murattiano possono trasformarsi in zone a sostegno del porto e degli scavi”.

Questo sembra il programma di una nuova maggioranza. È cambiato lo scenario politico in consiglio con l’avvento degli assessori tecnici?

“Noi abbiamo un programma e ci stiamo attenendo a quelle proposte dai banchi dell’opposizione. All’ordine del giorno c’è il tema della nuova fase politica che ha visto lo sgretolarsi della vecchia maggioranza, come hanno dichiarato nell’ultimo consiglio comunale sia Ascione che Donadio. Come abbiamo sempre sostenuto lavoreremo nel merito delle proposte per risolvere i problemi della città ma di fronte ad atti che hanno valenza politica come il bilancio o un atto di fiducia all’amministrazione il nostro ruolo sarà sempre di opposizione. Ricordo che il sindaco non ha mai parlato di nuova maggioranza ma sempre di nuova fase. Sul punto dell’alleanza con Centro Democratico, con il quale non condividiamo le modalità di costruzione del consenso e le pratiche di governo, non abbiamo ottenuto risposte ne dal sindaco ne dalla maggioranza”.

Il Grande Progetto Sarno sta sollevando molte polemiche perché i cittadini di Rovigliano sono preoccupati per la seconda foce. Qual è la risposta politica?

“Iniziamo col dividere la bonifica ambientale dalla sistemazione idraulica. Con la prima bisogna impedire che gli scarichi fognari e quelli terrieri vadano tal quale nel fiume. La sistemazione idraulica, invece, prevede il rifacimento degli argini, il dragaggio del fiume e le vasche di laminazione che impediranno le esondazioni. Per far si che non si verifichino nuovi casi di cronaca come Quindici o Sarno occorre realizzare il progetto. L’obiezione alla seconda foce è giusta se si prevede di costruirla alle condizioni attuali del fiume. Noi chiediamo che i lavori iniziano solo quando sarà realizzata la bonifica del fiume. Di certo non possiamo liberarci del problema gridando un no”.

Raffaele Perrotta