Non basta il gran secondo tempo. Il Napoli soccombe a San Siro. L’Inter vince 2-1 grazie ai gol di Guarin e Milito. Inutile la rete di Cavani nella ripresa. I nerazzurri si aggiudicano il ballottaggio per la carica di anti-Juve e si portano al secondo posto a 34, +1 dal Napoli.

PALACIO FUORI – Le scelte di Stramaccioni sorprendono. In attacco nel 3-4-3 manca Palacio, ma c’è Guarin a supporto di Cassano e Milito. Mazzarri rinuncia a Pandev, al rientro dall’infortunio, e lancia Insigne con Cavani. Maggio torna titolare sulla fascia destra. In difesa confermato Britos.

GUARIN IN LIBERTA’ – All’8’ l’inter va in vantaggio. Sul corner di Cassano Guarin premia lo schema e piomba tutto solo sul secondo palo. Il piatto al volo batte De Sanctis. La difesa del Napoli è colpevole nel lasciare il colombiano completamente solo. Ma la reazione dei partenopei c’è e si affida a Insigne e Cavani. Al 18’ il nazionale under 21, servito da Cavani, conclude dal limite mandando di poco fuori. Al 28’ il Matador in rovesciata non trova la porta.

MILITO NON PERDONA - Ma l’Inter non si smarrisce e centra il 2-0 al 38’. Guarin serve Milito nel corridoio, el Principe protegge palla, evita Gamberini e batte De Sanctis. Brutto colpo per il Napoli, che un minuto prima dell’intervallo sfiora il gol con Insigne a volo di poco fuori misura. Il talento napoletano fa tutto bene, ma la mira è leggermente sbagliata.

FORCING NAPOLI – Nella ripresa entra Pandev al posto di Gamberini. Mazzarri passa al 4-2-4 per provare la rimonta. E dopo una palla gol per l’Inter con palo di Cassano, l’assalto del Napoli produce una serie importante di occasioni. La parata di Handanovic su sinistro dal limite di Inler anticipa di un minuto il 2-1. Al 54’ Cavani segna in mischia a un passo dalla porta, dopo una traversa di Pandev e una parata di Handanovic. Dopo aver subito il gol l’Inter si spegne e lascia al Napoli il possesso palla affidandosi al contropiede. Dopo un quarto d’ora di stasi, gli azzurri vanno vicini al pareggio soltanto nell’assalto finale, quando la stanchezza si fa sentire e le due squadre si allungano. All’84’ Cavani mette un pallone in mezzo, Pereira si salva in angolo rischiando l’autogol. Tre minuti dopo Maggio solissimo sulla punizione di Insigne, colpisce di testa tra le braccia di Handanovic. Subito dopo Palacio sfiora il 3-1 con un diagonale che sibila accanto al palo e all’89’, su sponda di Pandev, la conclusione di Cavani è deviata in angolo. L’Inter resiste fino alla fine, finisce 2-1.

L’ANALISI – Gara combattuta, fisica, a tratti molto piacevole. L’Inter ha avuto il merito di concretizzare le palle gol e di difendersi con grande determinazione. Ottime le prestazioni di Guarin, Cambiasso e Zanetti. Nel Napoli Behrami e Cavani spiccano per intensità e cattiveria agonistica. Buono anche il primo tempo di Insigne. Leggermente in calo rispetto alle ultime uscite Hamsik. Male invece Maggio e Pandev, entrambi ancora molto lontani dalla forma migliore.
La vittoria dell’Inter è legittima, soprattutto se si considerano i due errori dell’arbitro Rizzoli a favore degli azzurri: rigore non concesso su Cassano e fuorigioco di Pandev non visto nell’azione del 2-1. La sconfitta del Napoli non è solo una battuta d’arresto nella rincorsa alla Juve, ma anche uno scontro diretto perso per la conquista del podio. La prestazione di San Siro non deve però scoraggiare troppo: il Napoli in diverse fasi della partita ha messo in serie difficoltà l’avversario, mostrando di non aver perso qualità e quantità nel gioco, anche contro una squadra forte come l´Inter. E infine un appunto: è ora di cominciare a studiare approfonditamente i movimenti difensivi sui calci piazzati, vero e proprio punto debole della retroguardia azzurra.

Roberto Scognamiglio