Operazione della Guardia di Finanza di Torre Annunziata contro il traffico illegale di gasolio. Le fiamme gialle hanno arrestato due persone torresi e una di Striano. Sono Antonio Maresca, 51enne e Pasquale Curcio, di 52 anni, entrambi di Torre Annunziata. Di Striano invece a finire in manette Vincenzo Miranda, 47enne.
Secondo gli investigatori del comando gruppo della Finanza gli arrestati avevano messo su un sistema di vendita al contrabbando di gasolio dal porto di Torre ai comuni dell´hinterland. Un affare che portava soldi, visti anche i continui aumenti del presso del carburante.
L’operazione era partita già diversi mesi; I finanzieri del gruppo di Torre Annunziata hanno notato un furgone con cisterna accedere celermente in un piazzale di una ditta di trasporti della zona. Durante un appostamento i militari hanno notato che nel piazzale antistante la sede dell´azienda c´era un altro veicolo della stessa tipologia, il cui conducente, azionando un´ elettropompa, stava travasando il carburante in una cisterna. Grazie a un´ispezione è stato possibile accertare che i furgoni erano stati modificati in autobotti mediante l´installazione di cisterne metalliche e di elettropompe.

A bordo dei due veicoli - successivamente sequestrati - sono state trovate due cisterne metalliche di circa 3 metri cubi, contenenti 6 mila litri di gasolio. Altri 4 mila i finanzieri li hanno trovati nella parte retrostante il piazzale. La Gdf ha quindi proceduto al sequestro degli automezzi - peraltro senza polizza assicurativa - del rimorchio, delle cisterne e degli oltre 10mila litri di gasolio, risultato di contrabbando, perchè destinato a un uso diverso rispetto a quello per il quale era stata concessa l´agevolazione. Accertata un´evasione delle accise ai danni dell´Erario per diverse migliaia di euro e anche che nei confronti di uno degli automezzi era stato già emesso un provvedimento amministrativo di fermo. Uno degli conducenti arrestati, infine, non aveva mai conseguito la patente di guida.
A bordo dei due veicoli, le fiamme gialle hanno inoltre rinvenuto due cisterne metalliche, contenti 6.000 litri complessivi di gasolio. Altri 4.000 litri sono stati rinvenuti nella parte retrostante del piazzale dell’impresa, all’interno di alcune cisterne, di cui una installata a bordo di un rimorchio, anch’esso risultato artatamente adibito ad autobotte, mediante l’installazione di elettropompa e pistola erogatrice.