Conte lo aveva detto, forse con l’intento di sdrammatizzare il momento no della sua squadra: il Napoli è alla pari della Juve nella lotta scudetto. Ora a dirlo è anche la classifica: il Napoli batte il Catania al San Paolo e aggancia i bianconeri in vetta al campionato. Di Hamsik e Cannavaro le reti che valgono il primato almeno per una notte, in attesa di Chievo-Juventus di domani alle 12.30. Gol pesanti, sotto la pioggia di Fuorigrotta, contro un avversario tosto, tra i più in forma dell’anno nuovo. Pratica risolta col piglio della grande squadra, senza spettacoli pirotecnici, ma con solidità e maturità, doti che in passato sono mancate proprio contro le piccole. Oggi invece il Napoli è consapevole della sua forza e si gode la notte da prima della classe al fianco della Juve campione in carica.

GRAVA DALL’INIZIO – Tutti si aspettavano il cambio di modulo, ma Mazzarri conferma il 3-4-1-2 con Grava in campo alla sua prima apparizione stagionale e Zuniga preferito ancora ad Armero sulla fascia sinistra. Nel Catania manca Legrottaglie, al suo posto Maran inserisce Rolin con Bellusci terzino destro nel 4-3-3.

MEZZORA DI STUDIO – Passano solo 10 secondi e Pandev si esibisce in un sombrero e sinistro dal limite: palla alta. Risponde il Catania al 4’ con un gran destro di poco alto di Barrientos. Ma la fiammata iniziale si spegne ben presto sotto il diluvio del San Paolo. La gara entra in una fase di studio reciproco, le due squadre trovano pochi spazi, il Napoli non trova varchi, il Catania resta prudente e blocca le iniziative partenopee portando un insistente pressing a centrocampo.

TAP-IN HAMSIK – Nonostante la poca pericolosità, gli azzurri danno comunque la sensazione di poter trovare il gol da un momento all’altro attraverso un gioco ordinato e paziente. Ed è così che al 31’ il vantaggio arriva. Lo segna Hamsik depositando in rete un cross di Zuniga deviato in area da Rolin. E’ il nono gol in campionato per lo slovacco, il primo in carriera contro il Catania.

CANNAVARO RADDOPPIA – La reazione degli etnei c’è, ma il Napoli la contiene senza problemi. Il tridente siciliano punge poco: Barrientos al 41’ viene servito ottimamente da Biagianti, ma l’argentino spreca da ottima posizione. Il problema più grande il Napoli rischia di crearselo da solo: Zuniga tocca il pallone col braccio all’interno dell’area. L’arbitro giudica involontario, ma il rigore forse ci poteva stare. Tutto sommato è comunque un Catania non irresistibile. Il Napoli ne approfitta e dopo aver colpito una traversa su punizione di Cavani, nel finale di primo tempo va sul 2-0. Il colpo del ko è di capitan Cannavaro, bravo a mettere dentro l’assist di Hamsik sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

RIPRESA SENZA AFFANNI – Maran vuole un Catania più agguerrito e all’inizio del primo tempo i suoi sembrano più volenterosi. Il Napoli però non si scompone. La retroguardia, ben sostenuta dal centrocampo, respinge tutti gli attacchi. Gli etnei non vanno oltre qualche timido cross di Gomez e qualche conclusione imprecisa di Barrientos. C’è di mezzo anche un gol giustamente annullato a Bergessio per fallo su Zuniga. Maran gioca la carta Almiron per Biagianti, ma la sostanza non cambia, anzi, è il Napoli a farsi pericoloso in contropiede, prima con Dzemaili che non arriva centralmente sul pallone troppo lungo di Hamsik e poi con Cavani che colpisce alto di testa sbagliando il tempo dello stacco. Al 21’ i guantoni di De Sanctis sulla bella punizione di Lodi chiudono definitivamente le speranze del Catania. Nei minuti finali il Napoli non corre rischi e, con l’ingresso di Inler, Insigne e Armero, riesce anche a tenere in apprensione la difesa ospite fino alla fine.

L’ANALISI – Tre punti meritati, così come il momentaneo primo posto in classifica. Prestazione non sontuosa, ma di carattere, cinica, attenta. Contro un Catania che si è confermato ben organizzato e che nella prima mezzora aveva persino bloccato il Napoli a centrocampo. Ma ancora una volta decidono i tenori. Stasera, se la stella di Cavani ha brillato un po’ meno del solito (anche se gli applausi il Matador sa prenderseli, come di consueto, anche in fase difensiva), ad accendere la luce ci ha pensato Marek Hamsik, nettamente il migliore in campo. Ma è comunque tutto il Napoli a stare bene, grazie ad un’impostazione di gioco ben strutturata, con meccanismi che si azionano a memoria sia in fase difensiva sia in zona gol. Ed i 50mila del San Paolo esultano, vivendo attimi di entusiasmo che forse non si assaporavano da molti anni. Un pubblico, quello di Fuorigrotta, che stasera ha fatto sentire la sua vicinanza ad un attaccante ex Napoli che sta combattendo contro una brutta malattia. Per lui cori, striscioni ed una dedica speciale: “Imbriani non mollare”.

Roberto Scognamiglio