I BlackDoor sono diventati ‘grandi’. L’avventura del gruppetto di Torre Annunziata si sta trasformando davvero in qualcosa di più visto l’enorme popolarità raggiunta nel corso del tempo. Infatti la semplice idea di un gruppo di amici è diventata un’associazione di eventi e comunicazione vera e propria. I BlackDoor saranno così una delle realtà più emergenti del territorio oplontino e cercheranno di muoversi e valorizzarsi sempre di più. Il gruppo storico formato da Peppe Fontana, Vincenzo Papa, Andrea Langella, Luca Desiderio, Roberto e Francesco Bonifacio è convinto della bontà del progetto. “Le nostre idee hanno un futuro assicurato. Nel corso degli anni ci siamo fatti conoscere ed ora siamo pronti a fare un ulteriore passo in avanti”. Anche in questa stagione le serate alla RenaNera si stanno rivelando un vero successone con il numero di presenze che sale di settimana in settimana. Domani poi ci sarà l’evento speciale, con l’ospitata del famoso gruppo dei ‘Flaminio Maphia’. I rapper romani, conosciutissimi in tutta Italia, faranno ballare la platea torrese al loro ritmo ed è già previsto un sold out da urlo. “Siamo contenti che hanno deciso di venire da noi,m anche perché è la prima volta che loro vengono da queste parti –hanno proseguito- Non saranno comunque le uniche special guest della nostra rassegna estiva”.

#BASTACOSì. Nel frattempo su Facebook è diventato virale l’hashtag ‘bastacosì’. Nata per caso da una telefonata l’idea dei BlackDoor è stata subito accolta con una moltitudine di consensi dalla vasta platea del social network. Sono tanti gli utenti che postano i loro messaggi concludendoli con quello che è diventato un vero e proprio tormentone. Dietro, però, c’è un messaggio ben preciso che viene così spiegato. “Basta così non è una trovata pubblicitaria, ma un invito a far uscire fuori tutte le problematiche giovanili e non. In un momento così difficile per tutti è giusto che vengano espresse tutte le preoccupazioni. Noi siamo vicini a qualunque tipo di problema. Oltre alle serate nelle nostri intenzioni c’è infatti anche la cura dell’aspetto sociale”.

Gianluca Buonocore