Nino Vicidomini nasce a Torre Annunziata (NA) nel 1946.
Poeta giornalista già caporedattore per la Campania del periodico d’arte e cultura
“Nuovi Orizzonti” (NA - 1968).
A tutt’oggi, collabora con alcune testate giornalistiche locali.
È Socio Onorario della “Logos” di Trecase nonché vice presidente dell’Associazione Culturale “Esseoesse” che fa capo al Periodico d’informazione dell’area vesuviana
“lo Strillone. TV”.
Figura in alcune importanti antologie poetiche.
È accademico benemerito In seno alle più importanti Accademie Culturali nazionali
e inoltre vincitore di moltissimi premi per la poesia (oltre 200) tra cui la medaglia
del Presidente della Repubblica italiana.


Così recita uno stralcio di critica per Lui scritta dal prof Angelo Calabrese


Nino Vicidomini, con audace sperimentalismo linguistico, invero volto a giustificare forme lessicalmente familiari e discorsive, dispiega un crepuscolare canto memoriale, per evocare le suggestioni celate dal tempo.

SUI DISCHIUSI DECLIVI DEL MONTE



Eccomi
a riannodare lembi di memorie
adesso che slarga gli opali,
in tremiti inquieti, il ridursi del sole.

Intrigante, ai confini dell’anima,
un virtuale di fievoli luci
lambisce silenzi dopati
sino a offuscarmi caldamente
gli occhi.

Un’aria sconosciuta
filtra grovigli di ansie
in sospiri di attesa
e tacciono momenti d’incertezza.

Nella scorza del noce
ho celato i più teneri intenti
di nivea purezza
seguendo le note vibranti
di un sogno bambino.

Così nuda la sera che avanza
sui dischiusi declivi del monte
varca anfratti rocciosi,
spande ambrati profili

e viene a ridestare fremiti sopiti
il potere infinito dei ricordi.