Il cavallo napoletano fra storie e mito. Rinasce un emblema di Napoli
29-09-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Sabato 1 ottobre a Villa Fondi di Piano di Sorrento si terrà un evento che vedrà protagonista Il cavallo napoletano fra storie e mito : La rinascita di un emblema di Napoli. Esibizione con figure di alta scuola
Levento scaturisce dalla costituzione dell Accademia di Arte Equestre Napoletana, unarte nata proprio a Napoli nel XVI secolo grazie a Federico Grisone, primo cavallerizzo nella storia a pubblicare un trattato di equitazione. Luomo che ha dato vita a tale Istituzione e ne è presidente è Giuseppe Maresca che, con tenacia, forte volontà, grande passione per questo animale si prefigge di ridonare a Napoli il simbolo di questo cavallo, come lo era stato per più di 2000 anni, e la tradizione equestre, larte di cavalcare, che dalla città partenopea si diffuse in tutta Europa.
Non bisogna dimenticare spiega Maresca - il legame ancestrale che unisce il cavallo,la storia e un territorio, quale la nostra Campania felix. Il cavallo napoletano sarà di nuovo a galoppo, sarà il cavallo vivente, quello marciante, nella funzione attiva con luomo nel cammino congiunto verso una nuova e dilagante vitalità, Il cavallo napoletano è una nobile stirpe da guerra conosciuta nel Cinquecento per le sue pericolose sgroppate all´ indietro, considerato estinto dal Seicento in poi. Determinante è stato per me, diciannovenne, il 1969 quando avevo accompagnato mio padre per motivi di lavoro in Brasile dove un latifondista del posto tra una piantagione di caffè e una scuderia di meravigliosi esemplari di tutte le provenienze, mi parlò dello splendido cavallo napoletano, perché interessato ad un acquisto. Al mio ritorno in Italia mi accorsi che questa razza era estinta e subito iniziai la mia faticosa strada di ricerca sulle tracce dell´ esemplare scomparso.
Giuseppe Maresca infatti ne trova tracce nei dipinti dell´ epoca, nelle incisioni di Ridinger, visiona e prende le misure perfino agli scheletri dei cavalli rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano, si fa una cultura sempre più ampia, risale agli Etruschi che introdussero la razza migliorata con gli incroci con razze berbere, in epoca romana. I primi allevamenti li trova a Capua e a Nola e in Serbia rintraccia il primo cavallo, Neapolitano visto nelle riproduzioni dei libri. Ora il suo Neapolitano III (detto Delfino), erede di nobile discendenza, ha quattro anni e fa parte del suo piccolo allevamento sui Colli di San Pietro a Piano, dove una decina di esemplari sono allevati con cura, appartenenti geograficamente alla stirpe dei Vicalvano Scuderia
Proprio in Penisola sorrentina, la rinascita del nobile animale, statuario ed elegante emblema di Napoli, deve attrarre lattenzione dei nostri amministratori per lincremento anche di flussi turistici e unalternativa di elite. E un segnale - afferma - che mi auguro non verrà trascurato anzi esaltato e rilanciato con iniziative eco-compatibili, di valorizzazione e salvaguardia ambientale
Certamente nel qualificante impegno del Maresca possiamo individuare le radici della nostra terra che ritornano salde e profonde e che dobbiamo tramandare alle nuove generazioni perché comprendano quale animale speciale sia il cavallo e come questa razza leggendaria che ritorna a galoppare costituisca una grande possibilità non solo di sviluppo ma anche fonte di cultura, di scienza e di storia che un uomo come questo imprenditore napoletano del caffè ha riassorbito dal passato e gli ha ridato vita per la vita stessa della madre terra.
Laver accolto a Villa Fondi questa manifestazione darà la possibilità ai visitatori e agli appassionati di Arte equestre, nel suo significato più ampio, di ammirare nelle Sale del Museo Archeologico Georges Vallet anche esplicative Mostre come
Gli scheletri dei cavalli scoperti negli scavi di Pompei ed Ercolano Curatore Tommasina Buretta Direttore Archeologo Coordinatore della Soprintendenza Speciale per i Beni di Pompei ed Ercolano, che ha messo a disposizione la sua qualificata competenza professionale e il suo desiderio di far conoscere questo primo museo archeologico territoriale della penisola sorrentina che nasce il 17 luglio 1999 dallesigenza di raccogliere la documentazione e i risultati delle più recenti campagne di scavo per ricostruire le fasi di popolamento e di trasformazione del territorio dalletà preistorica fino a quella romana. La Pittura Contemporanea sul cavallo napoletano- Personale di Gaetano di Riso e Testimonianze di Pasquale Flaminio Curatore Antonino Russo, Stampe nei secoli raffiguranti il cavallo napoletano Curatore Carlo Maresca di Serracapriola.
Inoltre il programma è ben articolato e ricco di eventi nellevento secondo il calendario che riporto di seguito
Alle ore 16.30 nei Giardini Villa Fondi
Esibizione del cavallo di razza napoletana in figure di alta scuola classica napoletana eseguite dallo stallone Nobilissimo II di Vicalvano condotto dallo scudiero Antonio Ambrosanio. Lesibizione sarà accompagnata da musica classica
Alle ore 17.30 Sala convegni Villa Fondi
La favola del cavallo di Maria Orsini Natale e S. Scia - lettura di Domenico Orsini
Seguirà il Meeting culturale Il cavallo napoletano tra storia e mito presieduto da
Jean-Noël Schifano - Giornalista, scrittore, accademico
Interventi di
Maria-Perna Franchini - Scrittrice
Domenico Orsini - Giornalista, autore, attore, regista
Federico L. I. Federico - Architetto Urbanista
Giuseppe Maresca - Presidente Accademia napoletana arte equestre
Tommasina Budetta - Direttore Museo Archeologico Villa Fondi
Porteranno il saluto Giovanni Ruggiero - Sindaco di Piano di Sorrento,Paolo Russo - Presidente Commissione Agricoltura della Camera,Piergiorgio Sagristani - Assessore Provincia di Napoli Turismo e Sviluppo
Le favole interpretate da Peppe Barra concluderanno la serata
La manifestazione ha il sostegno della Provincia di Napoli, Città di Piano di Sorrento,
il patrocinio della Regione Campania, Fondazione Sorrento,
la collaborazione della Associazione Culturale Cypraea-onlus, della Fidapa Penisola Sorrentina, e dellUnitre di Piano di Sorrento e del Centro Anziani.
Cecilia Coppola
Levento scaturisce dalla costituzione dell Accademia di Arte Equestre Napoletana, unarte nata proprio a Napoli nel XVI secolo grazie a Federico Grisone, primo cavallerizzo nella storia a pubblicare un trattato di equitazione. Luomo che ha dato vita a tale Istituzione e ne è presidente è Giuseppe Maresca che, con tenacia, forte volontà, grande passione per questo animale si prefigge di ridonare a Napoli il simbolo di questo cavallo, come lo era stato per più di 2000 anni, e la tradizione equestre, larte di cavalcare, che dalla città partenopea si diffuse in tutta Europa.
Non bisogna dimenticare spiega Maresca - il legame ancestrale che unisce il cavallo,la storia e un territorio, quale la nostra Campania felix. Il cavallo napoletano sarà di nuovo a galoppo, sarà il cavallo vivente, quello marciante, nella funzione attiva con luomo nel cammino congiunto verso una nuova e dilagante vitalità, Il cavallo napoletano è una nobile stirpe da guerra conosciuta nel Cinquecento per le sue pericolose sgroppate all´ indietro, considerato estinto dal Seicento in poi. Determinante è stato per me, diciannovenne, il 1969 quando avevo accompagnato mio padre per motivi di lavoro in Brasile dove un latifondista del posto tra una piantagione di caffè e una scuderia di meravigliosi esemplari di tutte le provenienze, mi parlò dello splendido cavallo napoletano, perché interessato ad un acquisto. Al mio ritorno in Italia mi accorsi che questa razza era estinta e subito iniziai la mia faticosa strada di ricerca sulle tracce dell´ esemplare scomparso.
Giuseppe Maresca infatti ne trova tracce nei dipinti dell´ epoca, nelle incisioni di Ridinger, visiona e prende le misure perfino agli scheletri dei cavalli rinvenuti negli scavi di Pompei ed Ercolano, si fa una cultura sempre più ampia, risale agli Etruschi che introdussero la razza migliorata con gli incroci con razze berbere, in epoca romana. I primi allevamenti li trova a Capua e a Nola e in Serbia rintraccia il primo cavallo, Neapolitano visto nelle riproduzioni dei libri. Ora il suo Neapolitano III (detto Delfino), erede di nobile discendenza, ha quattro anni e fa parte del suo piccolo allevamento sui Colli di San Pietro a Piano, dove una decina di esemplari sono allevati con cura, appartenenti geograficamente alla stirpe dei Vicalvano Scuderia
Proprio in Penisola sorrentina, la rinascita del nobile animale, statuario ed elegante emblema di Napoli, deve attrarre lattenzione dei nostri amministratori per lincremento anche di flussi turistici e unalternativa di elite. E un segnale - afferma - che mi auguro non verrà trascurato anzi esaltato e rilanciato con iniziative eco-compatibili, di valorizzazione e salvaguardia ambientale
Certamente nel qualificante impegno del Maresca possiamo individuare le radici della nostra terra che ritornano salde e profonde e che dobbiamo tramandare alle nuove generazioni perché comprendano quale animale speciale sia il cavallo e come questa razza leggendaria che ritorna a galoppare costituisca una grande possibilità non solo di sviluppo ma anche fonte di cultura, di scienza e di storia che un uomo come questo imprenditore napoletano del caffè ha riassorbito dal passato e gli ha ridato vita per la vita stessa della madre terra.
Laver accolto a Villa Fondi questa manifestazione darà la possibilità ai visitatori e agli appassionati di Arte equestre, nel suo significato più ampio, di ammirare nelle Sale del Museo Archeologico Georges Vallet anche esplicative Mostre come
Gli scheletri dei cavalli scoperti negli scavi di Pompei ed Ercolano Curatore Tommasina Buretta Direttore Archeologo Coordinatore della Soprintendenza Speciale per i Beni di Pompei ed Ercolano, che ha messo a disposizione la sua qualificata competenza professionale e il suo desiderio di far conoscere questo primo museo archeologico territoriale della penisola sorrentina che nasce il 17 luglio 1999 dallesigenza di raccogliere la documentazione e i risultati delle più recenti campagne di scavo per ricostruire le fasi di popolamento e di trasformazione del territorio dalletà preistorica fino a quella romana. La Pittura Contemporanea sul cavallo napoletano- Personale di Gaetano di Riso e Testimonianze di Pasquale Flaminio Curatore Antonino Russo, Stampe nei secoli raffiguranti il cavallo napoletano Curatore Carlo Maresca di Serracapriola.
Inoltre il programma è ben articolato e ricco di eventi nellevento secondo il calendario che riporto di seguito
Alle ore 16.30 nei Giardini Villa Fondi
Esibizione del cavallo di razza napoletana in figure di alta scuola classica napoletana eseguite dallo stallone Nobilissimo II di Vicalvano condotto dallo scudiero Antonio Ambrosanio. Lesibizione sarà accompagnata da musica classica
Alle ore 17.30 Sala convegni Villa Fondi
La favola del cavallo di Maria Orsini Natale e S. Scia - lettura di Domenico Orsini
Seguirà il Meeting culturale Il cavallo napoletano tra storia e mito presieduto da
Jean-Noël Schifano - Giornalista, scrittore, accademico
Interventi di
Maria-Perna Franchini - Scrittrice
Domenico Orsini - Giornalista, autore, attore, regista
Federico L. I. Federico - Architetto Urbanista
Giuseppe Maresca - Presidente Accademia napoletana arte equestre
Tommasina Budetta - Direttore Museo Archeologico Villa Fondi
Porteranno il saluto Giovanni Ruggiero - Sindaco di Piano di Sorrento,Paolo Russo - Presidente Commissione Agricoltura della Camera,Piergiorgio Sagristani - Assessore Provincia di Napoli Turismo e Sviluppo
Le favole interpretate da Peppe Barra concluderanno la serata
La manifestazione ha il sostegno della Provincia di Napoli, Città di Piano di Sorrento,
il patrocinio della Regione Campania, Fondazione Sorrento,
la collaborazione della Associazione Culturale Cypraea-onlus, della Fidapa Penisola Sorrentina, e dellUnitre di Piano di Sorrento e del Centro Anziani.
Cecilia Coppola