I giovani del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia contro l’amministrazione comunale sul tema dei “diritti del bagnante”. «Ho letto sul sito ufficiale del comune, nella sezione comunicati, – spiega Massimiliano Zurlo, responsabile del movimento giovanile del Cdl – un articoletto sui diritti del bagnante. Ed invero, dopo una breve elencazione di alcuni dei diritti, di cui ogni bagnante può reclamarne la tutela, subito vi sono una serie di indicazioni, anch’esse brevi, su come fare per denunciare i vari disservizi. Ebbene – aggiunge Zurlo –, personalmente sono rimasto colpito, più che altro, dal significato simbolico dell’articolo sui diritti del bagnante pubblicato sul portale ufficiale della più alta istituzione cittadina. E’ quasi come se i nostri amministratori ci dicessero: esiste una legge ma è compito vostro farla rispettare! Sia ben chiaro, io spero che arriveranno molte denunce ma credo che oggigiorno non sia questa la soluzione migliore per risolvere il problema». Continua Zurlo: «purtroppo il tema dei diritti bagnante è uno di quegli argomenti su cui la demagogia ha fatto “scuola”, considerato che non si assiste mai a provvedimenti efficaci, ma solo alle “parole inconcludenti”. Noi chiediamo – conclude Zurlo - che l’amministrazione comunale, non deleghi ai cittadini il compito di reprimere i reati che sono alla luce del sole, ma che adotti nel più breve tempo possibile misure forti volte a tutelare i diritti dei bagnanti, facendo ricorso, se è il caso, anche all’utilizzo della Polizia Municipale». Dello stesso avviso Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania. «Quello dei diritti del bagnante è un problema molto importante, ed è compito dell’amministrazione comunale evitare che siano poste in essere violazioni alle leggi di settore. Inoltre – conclude Sicignano - io penso che fare rispettare severamente la normativa sui bagnanti rappresenta una delle strade che l’amministrazione comunale deve percorrere per combattere la crisi economica degli ultimi anni. Ed infatti, se solo si facesse rispettare severamente la legge di settore, ogni famiglia arriverebbe a risparmiare per la stagione estiva quasi 500 euro al mese».