TRECASE – Tantissimi scroscianti applausi per il gran Concerto di Musica Sacra diretto dal maestro Giuseppe Balzano.
Una serata armoniosa dedicata al santo patrono, San Gennaro, in una location straordinaria quale la chiesa madre del paesello pedemontano vesuviano ove, oltre alla statua del Martire, solennemente esposta, faceva da sfondo, sull’altare maggiore, la meravigliosa immagine della Madonna delle grazie.
Un programma minuziosamente scelto per il soprano Rosa Francescone e per il mezzosoprano Elsa Tiscione accompagnate da Sonia Del Santo (arpa); Giovanni Borriello (oboe); Francesco Capocotta (tromba barocca); Domenico Donnarumma (Violino) e Giuseppe Balzano all’organo. Presentazione e commento del maestro Davide Verde.
Una prima parte che ha avuto inizio con un brano di scuola veneziana, un tema di struggente malinconia ma ricco di virtuosismo strumentale, l’adagio di Benedetto Marcello, un sentito momento di trasporto interiore e una intima profonda preghiera. Ad accompagnare l’oboista Giovanni Borriello il maestro Balzano all’organo e l’arpista Sonia del Santo.
A seguire un brano di Schubert che non ha bisogno di alcuna presentazione. Una romantica ma elegante elegia dell’ottocento tedesco divenuta patrimonio mondiale della preghiera alla Vergine.
La più famosa ed eseguita Ave Maria.
Ad interpretarla divinamente Elsa Tiscione accompagnata dal violinista Domenico Donnarumma.
E poi… ancora una Ave Maria, quella di Giulio Caccini, in una particolare versione esaltante tutte le possibilità tecnico-espressive dell’arpa, eseguita magistralmente dal soprano ospite Rosa Francescone.
Ancora Elsa Tiscione con “Fratello sole sorella luna” di Riz Ortolani.
Di nuovo la Francescone con “Notte di Stelle” di Beniamino Godard.
Poi la volta dell’ospite d’eccezione Francesco Capocotta , maestro collaboratore del teatro San Carlo di Napoli che alla tromba barocca ha eseguito il tema principale dell’adagio di Tommaso Albinoni ed attraverso il particolare strumento antico ha fatto cogliere appieno un’epoca e uno stile in tutte le sue sfaccettature espressive.
A chiudere la prima parte sia la Francescone che la Tiscione con
“O Salutaris Hostia” del maestro Balzano, un brano dalla semplice linea melodica e da un contenuto disegno armonico che, pur nei suoi slanci vocali espressivi, vuole soltanto denotare e connotare un intimo, grande desiderio di fede e di speranza nell’incontro con il corpo di Cristo unico che dona vita eterna.
Inizio seconda parte con un inno al tempo e all’amore che resta.
Senza tempo. “Only time” di Nicky e Roma Ryan eseguito dall’intero gruppo strumentale con l’intervento vocale di Rosa Francescone.
Ancora una Ave Maria, quella di Pietro Mascagni eseguita dalla Tiscione; l’Agnus Dei di A. Petillo per la Francescone.
Un’altra Ave Maria, quella di Charle Gounod su un brano clavicembalistico di Bach cesellata dalla Tiscione ed il passaggio dovuto al grande compositore Giuseppe Verdi con la famosa preghiera del finale dell’opera ”La forza del destino” - La Vergine degli angeli – Col dolce arpeggio di Sonia del Santo ed eseguita da Rosa Francescone.
Quale ultimo omaggio a San Gennaro, chiusura con il “Santo” del maestro Balzano.
Una santità vissuta sino in fondo nel nome di Dio fino al martirio e quindi benedetto Lui venuto nel nome del Signore.
Linea melodica sciolta e fraseggio solenne, come una preghiera e una elevazione di fede eseguita dall’intero gruppo strumentale con l’intervento vocale di Elsa Tiscione e Rosa Francescone.
Ed ancora applausi, applausi, applausi per questi grandi maestri convenuti alla solennità del santo Patrono trecasese.
NINO VICIDOMINI