Il Messico non si ferma più: soffre un po´ per un tempo, contro la Croazia, poi dilaga nella ripresa, confermando di essere una delle note positive del Mondiale. Negli ottavi la squadra guidata da Miguel Herrera dovrà vedersela contro l´Olanda, che è avversaria da tenere in grandissima considerazione, per come ha conquistato la qualificazione. In una serata caratterizzata dai festeggiamenti brasiliani per l´accesso agli ottavi della Selecao, i messicani trasformano l´Arena Pernambuco di Recife nello stadio Azteca, elevando i decibel all´ennesima potenza. La sfida del tifo è già vinta, nel caso vi fossero dubbi. Quella del campo, invece, stenta a decollare. Anche perchè, la Croazia sembra piuttosto determinata a proseguire il cammino.

La squadra selezionata da Niko Kovac, già al quarto d´ora, gela lo stadio, costringendo Aguilar a un salvataggio al cardiopalmo, dopo un cross dalla destra di Srna, deviato da Olic, che aveva messo Mandzukic nelle condizioni di insaccare. Il Messico gioca al piccolo trotto, tiene il ritmo basso e aspetta. E´ un vantaggio poter giocare per due risultati su tre. I discendenti di Montezuma si fanno vedere, però, al 17´, con Hector Herrera, che riceve un colpo di tacco di Guardado e fa partire un gran tiro che va a stamparsi sull´incrocio dei pali: Pletikosa era tagliato fuori. Un sinistro presagio per i croati, salvati nella circostanza dalla Dea bendata. Al 27´ gran botta e pallone di poco alto di Pranjic che, poco dopo, ci riprova con esito identico.

Il tempo si chiude con una conclusione di Layun, deviata in spaccata da Corluka. Nel secondo tempo sale in cattedra il Messico che gioca di rimessa; le folate dei centroamericani sono micidiali per la lenta difesa croata. Al 20´ Guardado raccoglie un cross dalla destra, controlla e spara, Srna devìa in angolo con un braccio, ma l´arbitro non vede il rigore. E´ un episodio che potrebbe condizionare l´esito del confronto, invece mette pepe in corpo ai messicani che già sul successivo corner costringono Corluka a salvare sulla linea.

Del gol, ormai, si sente il profumo. Infatti, al 27´, Rafa Marquez raccoglie di testa un angolo dalla sinistra di Hector Herrera e insacca, anticipando Corluka. Passano 4´ e arriva il raddoppio, con il ´Chicharito´ Hernandez, che parte in contropiede e serve sulla destra Peralta, quest´ultimo fa pervenire a Guardado il pallone dalla parte opposta e l´attaccante del Messico non perdona. Giusto il tempo per un salvataggio di Moreno (a Ochoa battuto) su Rebic, che Hernandez cala il tris, raccogliendo un angolo dalla destra, dopo che Marquez ha sfiorato il pallone. La Croazia ha ancora la forza di realizzare il gol della bandiera grazie a una bella triangolazione Perisic-Rakitic, conclusa dal primo con un tiro rasoterra a incrociare, da sinistra verso destra. Il portiere messicano, poi, con un intervento provvidenziale, evita la doppietta di Perisic che avrebbe riaperto il match, meritandosi un voto alto in una serata da incorniciare.