Ho conosciuto Raffaele nel febbraio del 1994 insieme conducemmo l’esperienza della ricostruzione del PDS a Torre Annunziata e delle campagne elettorali per il parlamento nazionale ed Europee fino alle elezione di Francesco Maria Cucolo a Nuovo sindaco.
Furono mesi intensi ed entusiasmanti da cui è nata un’amicizia e un legame vero.
Un legame vero che mi ha fatto conoscere la Sua meravigliosa famiglia:la moglie Imma i figli Vincenzo e Giugliano di cui,giustamente ,era fiero.
Di Raffaele mi ha sempre colpito la sua capacità di dialogo e di rapporto con centinaia di persone nella sua città,un moto instancabile per riuscire ad affermare una centralità del partito nelle vicende di Torre Annunziata.
Lo faceva con una grande carica ideale,per una formazione che coniugava al meglio la sua esperienza nei salesiani,la sua passione per lo sport,la sua militanza in una sezione del Pci che insisteva in una delle zone più popolari della città.
Ha vissuto anche l’evoluzione della struttura di Partito con un occhio sempre attento alla necessità di non smarrire le radici,il senso di un impegno per ideali di giustizia sociale,di libertà e di eguaglianza.
Discutevamo spesso dell’astrattismo di certi nostri comportamenti a livello nazionale,sul fatto che spesso eravamo prigionieri di logiche troppo politiciste e separate dalla vita reale dei lavoratori o degli strati più sofferenti delle nostre città.
Per Raffaele,mi sento di poter dire ,il moderno partito riformatore doveva avere la capacità di parlare chiaro,di far comprendere subito e con nettezza le sue posizioni e quali interessi sociali intendeva portare avanti.
E soprattutto la necessità di non essere aristocratici o peggio ancora essere addidati per episodi di malcostume o di ruberie.
Tutti,anche gli avversari politici,hanno gli hanno riconosciuto grandi doti di onestà intellettuale, ed è giusto ricordarlo ,in questi giorni così tristi per l’impegno politico,anche di onestà materiale,di una concezione rigorosa della militanza politica e dell’impegno amministrativo.
Era forte la sua amarezza per fatti e episodi che, nel corso di questi anni e specie negli ultimi mesi,hanno gettato discredito per la politica,la vita dei partiti,la militanza.
Eppure ha dato sempre un contributo di idee,di iniziativa,di aggregazione.
A Luglio era stato tra gli animatori principali dell’Assemblea per eleggere la rappresentanza di Torre Annunziata nell’Assemblea provinciale del Pd e si voleva ancora battere per rilanciare il nostro ruolo e la nostra funzione nella città
Era convinto che alla lunga,la coerenza,in politica come nelle vita,avrebbe pagato,che le ragioni della trasparenza amministrativa,della lotta ai condizionamenti della camorra,dell’ispirazione ai valori del centrosinistra ci avrebbero consentito di sconfiggere i trasformismi e gli opportunismi e rilanciato la nostra funzione per la rinascita della citta’.
Torre Annunziata,comunità che lui amava profondamente,per cui desiderava un futuro migliore e maggiore serenità per i suoi concittadini.
Questa speranza è stata troppo prematuramente spezzata.
Noi lo ricordiamo oggi e siamo stati tanti a testimoniare vicinanza e affetto alla famiglia.
Caro Raffaele,
non smarriremo le ragioni del tuo impegno,siamo convinti che battersi per gli ideali di giustizia e di progresso ha un senso e da’ un senso alla nostra comunità.
Paolo Persico
Dirigente PD