Finisce 5-0 per i cechi il doppio confronto dei sedicesimi di Europa League. Allo 0-3 del San Paolo si aggiunge il 2-0 con cui il Viktoria Plzen si aggiudica il passaggio agli ottavi di Europa League. Decidono le reti di Kovarik e Tecl tutte nel secondo tempo. Napoli ancora irriconoscibile nella competizione continentale, in cui le altre italiane, Inter e Lazio, passano il turno in scioltezza.

PRIMO TEMPO SCIALBO - Nel gelo del Mesta Plzne Mazzarri prova a ribaltare lo 0-3 dell´andata schierando dall´inizio il tridente Pandev-Calaiò-Insigne. L´intento è di andare in vantaggio nel minor tempo possibile, ma bisogna fare i conti con i padroni di casa che, forti del rassicurante risultato dell´andata, si difendono con tranquillità. Mancando Hamsik (influenzato) e Cavani, la pericolosità del Napoli è comunque molto ridotta. E così, salvo qualche accelerazione di Insigne, gli azzurri non pungono.

MAZZARRI PASSA AL 4-2-4 - Nell´intervallo basta calcolare gol da recuperare e minuti da giocare per capire che l´unica soluzione possibile è giocare il tutto per tutto: dentro Cavani e Inler, fuori Donadel e Behrami. Con questo Napoli possono succedere solo due cose: o si fa subito gol e si prova l´impresa disperata o si spalanca la porta per la definitiva disfatta. Purtroppo per gli azzurri si avvera la seconda ipotesi. Nelle praterie lasciate libere dalla difesa partenopea si infilano prima Kovarik al 6´ e poi Tecl al 27´. Il tutto senza che nel mezzo ci sia quanto meno qualche palla gol da segnalare per il Napoli che si affida per lo più ai tiri da lontano. Nei minuti finali solo la traversa impedisce ai cechi di fare nuovamente tris sul tiro a botta sicura di Reznik.

L´ANALISI - Il suicidio del Napoli in Europa League è avvenuto sette giorni fa, stasera era solo il funerale. Lo schiaffo a cinque dita non ha scusanti: approccio superficiale e inadeguato sin dalla gara d´andata, errori di valutazione dell´avversario, scarsa concentrazione, poche energie e poca personalità contro una formazione sulla carta nettamente inferiore. Lunedì gli azzurri andranno ad Udine per cancellare la disfatta di Plzen ed anche lo scialbo 0-0 interno di domenica con la Samp. La stagione è a un bivio: fuori dalle coppe, Cavani e compagni puntano tutto sul campionato. Il Napoli deve scuotersi, non solo nei risultati, ma anche nel gioco. Può e deve superare questo momento ritrovando la forma e la brillantezza con cui a gennaio ha meritatamente insidiato la capolista Juve in campionato.

Roberto Scognamiglio