Con un colpo di scena da teatro il Savoia ha presentato Francesco Maglione, che avrà il ruolo di direttore generale. Una presenza importante quello dell’ex Nocerina, che sarà fondamentale soprattutto in ottica Lega Pro. Uno degli artefici della promozione in B del 99 è così tornato a Torre Annunziata, perché convinto dalla bontà del progetto del presidente Luce. Maglione era stato già visto al Giraud per la partita contro il Due Torri ed aveva già fatto capire che bollisse qualcosa in pentola. La società ha poi pensato bene di uscire allo scoperto dopo la trasferta di Agrigento per non scombussolare troppo gli equilibri. Il neo dg si è detto subito soddisfatto del suo ritorno. “Dopo l’esperienza di Bologna, che ha dato il via all’inchiesta sul ‘calcioscommesse’ avevo pensato di dire basta con il calcio. Mai avrei pensato di poter tornare in questo mondo che avevo deciso di lasciare. Poi ho avuto modo di parlare con l’amministratore unico Manca e con gli altri dirigenti e sono stato convinto dalla progettualità, che mi è stata proposta. Trovare persone del genere che investono così tanto al giorno d’oggi è veramente difficile”.
I SUOI COMPITI. Maglione ha anche spiegato quali saranno le sue mansioni all’interno del Savoia. “Avrò il compito di gestire i rapporti tra società, squadra e staff tecnico. Io non conosco il campionato di serie D, ma ho visto le partite contro il Due Torri e il Torrecuso e mi sono fatto un’idea. Torre Annunziata poi è una città che ha fame di grande calcio ed io qui ho lasciato un bellissimo ricordo”. Ovviamente non si lascia attendere l’amarcord di quell’annata eccezionale con Maglione che diventò anche presidente dopo le dimissioni di Mario Moxedano. “Ricordo ancora quando vincemmo alla Favorita di Palermo davanti a 15mila persone. Fummo assediati allo stadio e perdemmo anche la nave che ci avrebbe ricondotto a casa”.
SIMONETTI MAI NOMINATO. Malgrado Manca abbia detto che i due abbiano ruoli diversi è chiaro che vacilla la posizione del direttore sportivo Tonino Simonetti. Laconico il commento di Francesco Maglione, che nel suo discorso non nomina mai il suo collega. “Ci tengo a ribadire che la posizione del direttore generale è più alta rispetto a quella del direttore sportivo –ha concluso- Comunque non ci saranno interventi sul mercato anche se la finestra per acquistare dai professionisti è ancora aperta. Questo per un attestato di stima per ciò che è stato fatto in precedenza”.