"Il Parco Nazionale Del Vesuvio, area protetta, patrimonio dell´Unesco, votata alla preservazione di particolari specie animali e vegetali e istituita per il grande interesse geologico, biologico e storico che questo territorio rappresenta, è oramai diventata la pattumiera della Campania, soggetta a continui abusi e usurpazioni da parte delle istituzioni". Lo afferma la genetista del CNR Emilia Vitale, referente partenopea dell´Associazione ambientalista "Ambientevivo".
"E´ stata così ´protetta´ - continua la Vitale - da diventare la prima ad accogliere non una, bensì due discariche. La discarica ´Sari´, fiore all´occhiello e sito strategico speciale presieduto dai militari, è in avanzata fase di decomposizione. L´altra, ´Cava Vitiello´, è in fase di costruzione. Quest´ultima è destinata a diventare la più grande discarica del Meridione e, forse, anche la più devastante. La presidenza del Consiglio dei Ministri ha già dato il via libera ai lavori per l´apertura di questa nuova discarica, passando ancora una volta sulla testa e sulla salute dei cittadini e ignorando le convenzioni internazionali che tutelano la natura, il paesaggio e il patrimonio culturale". "Il Parco Nazionale è diventato di fatto il "parco delle discariche - puntualizza Emilia Vitale - e il profumo è diventato un olezzo e le specie "rare" sono i gabbiani e i ratti". "Il movimento civico dei comuni vesuviani, di cui condivido le finalità - conclude la genetista - sta lottando contro questo scempio anche per ribadire il diritto alla salute dei cittadini. Questa sera dalle 19.30 alle 23.30 è previsto un nuovo corteo antidiscarica. La partenza sarà da Piazza Matteotti (ex Circumvesuviana) di Boscotrecase".