Giosuè Starita dovrà rassegnare le dimissioni da primo cittadino per poi ritirarle il ventesimo giorno, contestualmente alla presentazione della nuova squadra di governo.
Potrebbe essere questo uno dei punti chiave dell´accordo (o, forse, la condizione imposta a Starita) tra il primo cittadino e il Partito Democratico per sancire il suo rientro. E´ quanto trapela da ambienti vicini al circolo cittadino del partito di Renzi, secondo cui andrebbero riletti con più attenzione alcuni passaggi della lettera di Starita pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno il 1 aprile scorso, in occasione della sua richiesta di adesione ai democratici.

Un modo “emblematico” per aprire una “nuova fase” intesa come “nuovo inizio”. Un modo per tagliare con il passato e proiettarsi al futuro degli ultimi tre anni di legislatura. La lettera fu oggetto di discussione per diversi giorni, salvo poi passare nel dimenticatoio non appena sono ricominciate le quotidiane vicende politiche, gli inciuci di palazzo e gli assetti consiliari.

In quei tre righi, che il sindaco ha scritto subito dopo l’introduzione, si può leggere: “Questa severità, per essere credibile, deve cominciare da noi stessi, da me stesso. Da qui sono partito considerando indispensabile l’apertura di una “nuova fase” amministrativa che ho concepito come un “nuovo inizio”. Anche emblematicamente sarà così e l’opinione pubblica ne avrà contezza".
Potrebbero essere, quindi, proprio le dimissioni da primo cittadino a rappresentare la “severità con se stesso”, al fine di “aprire la nuova fase amministrativa” ovvero formare una giunta politica che tenga conto dei nuovi equilibri e permetta di governare la città fino al 2017.

Dall’inizio di aprile ad oggi, il primo cittadino ha ricevuto l’ok del Partito Democratico per il suo ingresso, così come i consiglieri Gagliardi e Sica, suoi competitor alle elezioni, e Cirillo e Papa. Contemporaneamente alle adesioni dei consiglieri al PD (che sale a 6 consiglieri comunali) anche la Federazione dei 10 consiglieri ha rinsaldato il patto.

Si fa sempre più concreta quindi l´ipotesi di una nuova coalizione composta dal Partito Democratico e dalla Federazione dei 10 consiglieri.

Probabilmente già prima delle elezioni europee, quindi tra pochi giorni, potrebbero esserci le dimissioni che dovrebbero rientrare subito dopo la tornata elettorale, presentando alla città un nuovo programma e una nuova squadra di governo.

Raffaele Perrotta