Gli organismi dirigenti del Pd, riunitisi per discutere della richiesta di adesione al partito, formulata dal sindaco oplontino Giosuè Starita, riabbracciano, all´unanimità, il primo cittadino (allontanatosi dalla formazione renziana nel 2011, con il passaggio all´UdC). Risultato scontato, ma è quanto di significativo emerso dalla nota pubblica a firma del segretario cittadino, Ciro Passeggia e di Agostino Popolo, presidente del locale Circolo "Raffaele Di Sarno". Ufficializzate anche le nuove adesioni dei Consiglieri comunali Luigi Cirillo ed Antonio Gagliardi (entrambi ex "Diritti e Libertà"), Massimo Papa (già da tempo dichiaratosi indipendente) ed Enzo Sica (Centro Comune). Compiuto, dunque, il primo formale passo per "determinare la svolta amministrativa", con conseguente nomina di una Giunta non tecnica, agognata da diverse fazioni politiche. Non soltanto da quella "pieddina", se è vero che ad aderire ai Democratici è anche il gruppo dei "Comunisti Italiani", guidato da Salvatore Civaro. Il prossimo appuntamento è già calendarizzato. Il 12 maggio, il Partito approverà la piattaforma programmatica da sottoporre, poi, alla discussione con nuove forze politiche, sperando di raccogliere ulteriori adesioni anche in Consiglio comunale. “Il Sindaco, con serietà e coraggio, ha riconosciuto errori, limiti ed insufficienze proprie, prendendo inoltre atto delle difficoltà della coalizione che ha vinto le elezioni nel 2012”. Questa, una delle principali motivazioni che ha convinto i “Dem” ad aprire nuovamente a Starita. Ora, la partenza del già denominato “matrimonio-bis”. Quello riformista, si spera.
Tre, i nodi cruciali individuati nel Documento. La compattezza della nuova coalizione, assolutamente “incompatibile con accordi od alleanze con Centro Democratico”; il rilancio della “risorsa mare”, ma soprattutto la nomina di una nuova Giunta, chiaramente politica, di “alto profilo e capace”, in primis, di “autorevolezza morale”. Lo “Starita-due”, in definitiva, è già partito. Al 12 maggio, secondo appuntamento per i primi riscontri.

Salvatore Piro