E´ uno Starita stranamente grintoso quello che ha rilasciato l´intervista al nostro giornale cartaceo e che ribatte punto su punto le critiche mossegli dall´opposizione nelle ultime settimane. Il sindaco ripudiato dal PD e spinto tra le braccia dell´UDC dopo una furiosa e violenta campagna di attacchi politici, abbandona il tono basso e spulcia in questa intervista, dati e fatti - precisi, con documenti alla mano - sul come ha trovato l´amministrazione lasciata dai suoi predecessori. Il contrattacco di Starita è principalmente all´indirizzo di Enzo Sica (quest´ultimo, che si candiderà a sindaco con la lista "Centro Comune", per molti anni è stato city manager dei sindaci Cucolo e Monaco e tra le cui mani sono passate molte delle "carte" e molte responsanbilità di cui racconta Starita) ma che è diretto anche al recapito di Raffaele Ricciardi, di Raffaele Di Sarno, di Pierpaolo Telese, di Luigi Monaco, di Tommaso Solimeno, di Antonio Gagliardi, ecc.
Le dichiarazioni di Starita sono solo un´altra puntata di una campagna elettorale che è iniziata già da tempo, da quando il PD ha deciso di poter fare a meno del "suo" sindaco nato e cresciuto tra le fila dei nuovi dirigenti dei Democratici di Sinistra prima e del Partito Democratico poi.

Enzo Sica non è nuovo alla rincorsa a Palazzo Criscuolo: fu il rivale di Francesco Maria Cucolo come candidato delle liste di destra. Successivamente in consiglio comunale, dai banchi dell´opposizione, dai quali conduceva la sua battaglia contro Cucolo, fu "sdoganato" dal duo Ricciardi e Di Sarno e arruolato come Direttore Generale del comune. Cosa curiosa è il fatto che in questi mesi il PD (in cui Ricciardi e Di Sarno sono tra i principali dirigenti), ha accusato Starita di aver "sdoganato" Noi Sud. E non è finita: alcuni dirigenti del PD vanno in giro in queste settimane a sondare tra gli elettori un possibile sostegno alla lista di Enzo Sica. Il che significherebbe la rinuncia ad avere un candidato sindaco del PD. Perché? Non so come definire una cosa del genere, è un fatto mai accaduto nella storia di questo partito. Un segno di debolezza? Forse. Forse si vuole evitare di lacerarsi sui nomi di Porcelli, Telese, Solimeno (quest´ultimo è stato anche vicesindaco) e su chissà chi altri? O forse si vuole spingere Enzo Sica, che ha già iniziato la sua corsa, nel tentativo di farlo sfiancare eliminando così un temibile rivale? Una cosa è certa, il PD sembra aver completamente smarrito la sua funzione di partito guida della città, anche adesso, anche in un momento difficile e di grave crisi e di insofferenza dei cittadini, pur stando sulla comoda sponda dell´opposizione non riesce a mettersi in sintonia con le voci del disagio nè ad offrire un progetto lungo della città che non sia la solita solfa dei programmi scritti in questi anni e poi finiti nei sacchetti chiari della differenziata sotto i colpi della realpolitik. Il direttivo e il segretario del PD torrese, la segreteria del PD provinciale, la segreteria del PD regionale, i consiglieri regionali e i parlamentari europei che dagli elettori torresi hanno ricevuto consensi spero che si pongano la domanda che da tempo si pongono qui a Torre Annunziata tanti elettori di quel partito: "Quanto è affidabile abitare una casa messa su da chi l´ha tanto demolita?".
FILIPPO GERMANO