Fincantieri, cassa integrazione per 300 lavoratori. “Castellammare di Stabia come Pomigliano d’Arco”: il sindaco Salvatore Vozza reagisce con durezza alla decisione della cassa integrazione per 300 lavoratori.
“Si parte dal Sud, dallo stabilimento di Castellammare- sottolinea il primo cittadino- e si infligge così un colpo durissimo all’economia di un intero territorio, già penalizzato più fortemente, rispetto al resto del Paese, di fronte alla crisi economica”. “Fincantieri- continua il sindaco- è l’anima della Castellammare industriale. Saranno gravissime le conseguenze anche sul mondo dell’indotto dove già ci sono stati i primi licenziamenti e dove ai lavoratori non sono neanche garantiti gli ammortizzatori sociali”.
“Da tempo- dichiara il sindaco Vozza- sto lanciando l’allarme su una situazione molto pericolosa. La crisi economica e le ripercussioni sugli stabilimenti dell’area torrese-stabiese, unita al crescente disagio sociale di centinaia di famiglie e alla recrudescenza della camorra, possono portare a un mix veramente esplosivo. Già il 17 febbraio, insieme al Presidente della Regione Antonio Bassolino, abbiamo ragionato sulla necessità di studiare integrazioni al reddito per i lavoratori in cassa integrazione, così come avvenuto per Pomigliano D’Arco”. “Come istituzioni continueremo a lavorare- conclude il sindaco- al progetto per il nuovo bacino di carenaggio, necessario a rilanciare la prospettiva di sviluppo per lo stabilimento stabiese. Al Governo chiediamo di intervenire con investimenti seri e strutturali, perché soltanto in questo modo si esce dalla crisi. L’industria italiana deve diventare sempre più competitiva sui mercati internazionali e può farlo soltanto grazie ad una seria politica industriale. Fino ad oggi il Governo Berlusconi ha disatteso queste aspettative. Intanto occorre mettere in campo tutti gli strumenti necessari per aiutare i lavoratori e le loro famiglie in questo difficile momento”.