"In una città che conta più di undicimila disoccupati, reputo semplicemente imbarazzante discorrere della rimozione di alcuni pseudo-addobbi. Sono molto amareggiato". E´ duro e tranciante il giudizio del primo cittadino di Torre Annunziata, Giosuè Starita, in relazione alle polemiche innescatesi il giorno dopo il taglio di alcuni nastri bianchi che, già da una settimana, legati ai lampioni della pubblica illuminazione, hanno letteralmente rivestito di bianco la città oplontina. Per i tifosi, semplici simboli di vicinanza al Savoia, ormai prossimo all´agognato ritorno nel calcio che conta; possibile pericolo per l´incolumità pubblica, invece, a giudizio della società appaltatrice della locale illuminazione. Commenti come "Al posto di tagliare i nastri, tagliatevi lo stipendio", molto gettonati sui diversi social network, non devono esser troppo piaciuti al sindaco torrese che, tuttavia, prova a risolvere almeno il "giallo" creatosi intorno all´effettiva "portata" dell´intervento di rimozione. "Abbiamo agito soltanto in sette punti del territorio - prosegue Starita - dove erano stati segnalati concreti rischi dovuti a possibili contatti elettrici con nastri bagnati dalla pioggia. Aldilà della precisazione - conclude - le polemiche scatenatesi su facebook sono state stucchevoli e vergognose".

Salvatore Piro