Il Savoia rifila un pokerissimo anche al Rende (1-5) con super Scarpa
08-09-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
Nessun problema per la corazzata Savoia che sbanca Rende e fa terminare il proprio digiuno in terra calabrese dopo oltre 6 anni. La formazione di Vincenzo Feola vince per 5-1 e conferma le buone indicazioni che aveva già fornito allesordio contro il Torrecuso.
LA PARTITA. Il Savoia scende in campo con lo stesso undici di sette giorni fa e scalda subito i guanti a De Brasi con Scarpa e Carotenuto. Il gol sembra nellaria per gli ospiti, ma a passare in vantaggio è il Rende. Di Piedi cerca il contatto con Stendardo e larbitro Schirru concede a sorpresa il penalty. Dal dischetto si presenta Leta che batte Maiellaro. Il Savoia ha, però, il merito di riprendersi subito e dopo la rimessa in gioco raggiunge subito i padroni di casa. Carotenuto viene servito in area e con un pallonetto sorprende il portiere calabrese, non perfetto nelloccasione. La gara sale di tono, ma il protagonista in negativo è nuovamente Schirru. Il fischietto di Nichelino compensa lerrore di qualche minuto prima e concede un rigore più che generoso a Tiscione, che si lascia cadera in maniera anche abbastanza goffa. Dagli undici metri Scarpa è una sentenza ed è festa grande per gli oltre 300 tifosi giunti al Lorenzon da Torre Annunziata. Il Savoia è padrone del campo e prima del riposo chiude i conti. E ancora il capitano Scarpa al 44 ad infilzare De Brasi, anticipando il suo marcatore sul primo palo su un calcio dangolo di Carotenuto. Dopo lintervallo il Rende prova a cambiare le carte in tavola inserendo Grisolia e Galantucci, ex Gelbison che lanno scorso condannò Vitter allesonero. I cambi, però, non sortiscono alcun effetto. Infatti il Savoia prosegue il proprio forcing e trova anche il poker. E Tiscione ad ammutolire ancora il pubblico locali con una serpentina tra due difensori e un piattone di destro che non dà scampo a De Brasi. Con il risultato già in ghiaccio, Feola cambia anche capitan Scarpa, avvicendandolo al 30 con Longo. Dopo un solo giro di lancette il nuovo entrato premia la possibilità che gli dà il tecnico per siglare la quinta rete dei bianchi. Il Lorenzon comincia a svuotarsi e il Savoia sfiora anche il punteggio tennistico con Meloni, che si fa ipnotizzare da De Brasi. A fine partita applausi a scena aperta per la compagine costruita dal presidente Lazzaro Luce,che alla luce dei risultati di oggi risulta già come la squadra da battere.
TOUR DE FORCE. Lundici di Feola non si potrà però cullare sugli allori visto che sarà chiamato a due impegni difficili contro il Matera in coppa e lAkragas nellanticipo televisivo di domenica prossima. Ma questo Savoia fa sognare e con questo ruolino di marcia sta riaccendendo sempre di più la passione in una piazza affamata di grande calcio.
LA PARTITA. Il Savoia scende in campo con lo stesso undici di sette giorni fa e scalda subito i guanti a De Brasi con Scarpa e Carotenuto. Il gol sembra nellaria per gli ospiti, ma a passare in vantaggio è il Rende. Di Piedi cerca il contatto con Stendardo e larbitro Schirru concede a sorpresa il penalty. Dal dischetto si presenta Leta che batte Maiellaro. Il Savoia ha, però, il merito di riprendersi subito e dopo la rimessa in gioco raggiunge subito i padroni di casa. Carotenuto viene servito in area e con un pallonetto sorprende il portiere calabrese, non perfetto nelloccasione. La gara sale di tono, ma il protagonista in negativo è nuovamente Schirru. Il fischietto di Nichelino compensa lerrore di qualche minuto prima e concede un rigore più che generoso a Tiscione, che si lascia cadera in maniera anche abbastanza goffa. Dagli undici metri Scarpa è una sentenza ed è festa grande per gli oltre 300 tifosi giunti al Lorenzon da Torre Annunziata. Il Savoia è padrone del campo e prima del riposo chiude i conti. E ancora il capitano Scarpa al 44 ad infilzare De Brasi, anticipando il suo marcatore sul primo palo su un calcio dangolo di Carotenuto. Dopo lintervallo il Rende prova a cambiare le carte in tavola inserendo Grisolia e Galantucci, ex Gelbison che lanno scorso condannò Vitter allesonero. I cambi, però, non sortiscono alcun effetto. Infatti il Savoia prosegue il proprio forcing e trova anche il poker. E Tiscione ad ammutolire ancora il pubblico locali con una serpentina tra due difensori e un piattone di destro che non dà scampo a De Brasi. Con il risultato già in ghiaccio, Feola cambia anche capitan Scarpa, avvicendandolo al 30 con Longo. Dopo un solo giro di lancette il nuovo entrato premia la possibilità che gli dà il tecnico per siglare la quinta rete dei bianchi. Il Lorenzon comincia a svuotarsi e il Savoia sfiora anche il punteggio tennistico con Meloni, che si fa ipnotizzare da De Brasi. A fine partita applausi a scena aperta per la compagine costruita dal presidente Lazzaro Luce,che alla luce dei risultati di oggi risulta già come la squadra da battere.
TOUR DE FORCE. Lundici di Feola non si potrà però cullare sugli allori visto che sarà chiamato a due impegni difficili contro il Matera in coppa e lAkragas nellanticipo televisivo di domenica prossima. Ma questo Savoia fa sognare e con questo ruolino di marcia sta riaccendendo sempre di più la passione in una piazza affamata di grande calcio.