Inaugurato ieri sera, dall’associazione “Catena Rosa” presieduta da Ada Ferri, il primo "Sportello Rosa" a Torre Annunziata. L’evento, tenutosi nella Camera del lavoro di piazza Ernesto Cesaro, ha visto la partecipazione di numerose persone che hanno ascoltato gli interventi di professionisti e volontari.
Ancora una volta, da registrare l’assordante assenza di rappresentanti della locale amministrazione nonostante l’importanza dei temi oggetto di discussione. Già due settimane fa, infatti, in occasione della presentazione di un libro sul femminicidio, tenutasi proprio a palazzo Criscuolo, erano assenti sia il sindaco che l’assessore Fausta Cirillo. “Con le istituzioni abbiamo sempre cercato il confronto – afferma Ada Ferri, presidente dell’associazione – ma loro hanno partecipato solo ad iniziative di facciata. Inoltre la nostra associazione, nata in tempi non sospetti, ha dovuto lavorare solo con il contributo dei soci, mentre oggi assistiamo ad un pullulare di nuove formazioni proprio quando sono stati sbloccati 4,5 milioni di euro dalla Regione per i centri di ascolto ed accoglienza”.

Lo sportello dell’associazione sarà aperto tre giorni a settimana, offrendo gratuitamente informazioni, consulenza telefonica e legale, ascolto e orientamento. I volontari stanno lavorando da circa un anno sul territorio, nonostante la carenza di strutture idonee a sostenere le donne vittime di violenza. “Abbiamo avviato una rete di contatti – continua la Ferri – con medici, psicologi, psichiatri e avvocati. Lavoriamo in stretto contatto con la Procura, le forze dell’ordine, le scuole e le parrocchie; in alcune di queste sono presenti centri di ascolto per famiglie e separati. Il nostro sportello non è un punto di arrivo ma un primo passo nella speranza che si realizzi una futura casa di accoglienza a favore delle donne vittime di violenza e stalking. Senza una struttura simile – conclude - molte vittime purtroppo non sono incoraggiate a denunciare”.


Raffaele Perrotta