Il giorno dopo il singolare inchino davanti alla Farmacia del Corso di Nazario Matachione durante la processione della Madonna della Neve sono arrivate le scuse ufficiali da parte dei pescatori. Approfittando dell’incontro con la stampa voluto da Monsignor Raffaele Russo assieme al sindaco Giosuè Startita e al responsabile dell’oratorio della Basilica Luciano Donadio, coloro che portavano in spalla come tutti gli anni il quadro della Vergine bruna hanno ammesso di aver commesso una leggerezza.

LE SCUSE DEI PESCATORI. I pescatori scagionano sia il Rettore della Basilica che l’Amministrazione Comunale. “Loro non centrano nulla. E’ stata commessa una leggerezza, dettata solo dalla nostra genuinità. Abbiamo voluto esprimere un pensiero a Matachione, che ci è stato vicino tante volte in passato. Per questo episodio del quale abbiamo già discusso tra noi durante la processione chiediamo scusa a tutta la città di Torre Annunziata”. La sosta, così com’è stata definita dal Monsignor Raffaele Russo, non è stata però solo per il farmacista adesso in carcere con l’accusa di corruzione in concorso. “In quella zona commemoriamo sempre un ragazzo morto durante un incidente stradale qualche anno fa –hanno proseguito i pescatori- Inoltre al primo piano del grattacielo c’è anche un’anziana malata”. Si sono dissolti anche i dubbi sui rallentamenti a via Castello. “Come ogni anno la gente si è accalcata per strada e per noi era impossibile continuare. Abbiamo dovuto sollecitare d’urgenza i vigili urbani al fine di poter continuare senza problemi la processione”.

IL SINDACO E IL MONSIGNORE. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino Giosuè Starita. “Coloro che portavano la Madonna della Neve non si sono voluti sostituire ai giudici. Se hanno commesso un errore è stato senza alcun fine”. Ha concluso, invece, così Don Raffaele Russo. “Le soste ci sono sempre state, ma senza alcuna imposizione. La loro ammissione di colpa evidenzia quanta bontà c’è stata in questo gesto”.

Gianluca Buonocore