Centinaia di imprenditori agricoli campani hanno consegnato le chiavi delle loro aziende, ormai al collasso, ai rappresentanti del Parlamento intervenuti alla manifestazione intitolata “Senza agricoltura si muore”, organizzata a Napoli da Confagricoltura Campania, la più grande organizzazione dei datori di lavoro agricoli. Con una cerimonia di chiaro impatto visivo, gli agricoltori hanno voluto compiere un gesto simbolico: decine di chiavi sono state poste nel cesto e consegnate ai politici, per spingerli ad approvare delle azioni di supporto al comparto agricolo già nella prossima legge finanziaria. Per rispondere alle richieste di Confagricoltura Campania sono intervenuti all’incontro Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera, Alfonso Andria, vicepresidente della commissione Agricoltura del Senato e Luigi Cesaro, deputato e presidente della Provincia di Napoli con delega ad interim all’Agricoltura.



“L’agricoltura campana è in ginocchio e se l’agricoltura muore, muore anche il Paese. Chi tutelerà il territorio per impedire disastri naturali come a Sarno ed Ischia? Chi garantirà la qualità dei prodotti alimentari? Chi tutelerà la bellezza dei nostri paesaggi. . – ha affermato Michele Pannullo, presidente di Confagricoltura Campania, nella sua relazione - Se non verranno varati seri provvedimenti e se continuerà a non esistere una politica economica per il settore, molte aziende rischieranno di chiudere, strette nella morsa di una crisi generalizzata che è partita da molto lontano. Servono interventi incisivi a livello nazionale e regionale e servono ora, per affrontare la crisi dei redditi degli agricoltori e la situazione di grande incertezza dei mercati. L’agricoltura non può aspettare. Le misure che richiediamo riguardano il rifinanziamento di un Fondo di Solidarietà Nazionale, la conferma delle agevolazioni contributive per le zone svantaggiate, la riduzione del cuneo fiscale per le aree non agevolate del cento-nord, la proroga delle agevolazioni per il gasolio agricolo, l’estensione della “Tremonti ter” alle imprese individuali, il rifinanziamento delle agevolazioni tributarie per il riordino fondiario a favore della piccola proprietà contadina.”



“E’ vero che senza agricoltura muore il Paese, non è allarmismo ma è realismo. – ha detto alla platea di cinquecento agricoltori presenti all’Hotel Ramada Alfonso Andria – La politica e le istituzioni hanno il dovere di interpretare questo disagio e di dare risposte adeguate. La finanziaria è giunta al Senato senza alcun intervento per l’agricoltura ed in seconda lettura sarà necessario fare molto di più.” Per Paolo Russo “la commissione ha già presentato alcuni emendamenti alla finanziaria per venire incontro alle richieste delle organizzazioni agricole, tra cui quelle di Confagricoltura. In particolare puntiamo al rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale e a stanziare fondi per gli sgravi contributivi e previdenziali. L’agricoltura è un segmento importante dell’economia del nostro Paese e per questo bisogna sostenere il settore anche con interventi normativi che, insieme agli sforzi compiuti dagli imprenditori agricoli, diano una nuova immagine ad un comparto che per troppo tempo è rimasto nell’ombra, anche attraverso un serio investimento su innovazione e ricerca.” Il presidente Cesaro, nel suo intervento, ha promesso che la Provincia punterà sempre di più sul sostegno ai prodotti tipici napoletani e premerà per la sburocratizzazione del settore.