Venerdi 3 sabato 4 e domenica 5 luglio
Incontri vesuviani, mercanti e cimbali

MUSICA e DANZE TRADIZIONALI CAMPANE/MERCATO SENZA MERCANTI/EDITORIA/AMBIENTE

Da venerdi 3 ore 18.00 a domenica 5 ore 13.00 Laboratorio di percussioni e danza sul Tamburo condotto da Bruno Senese
Sabato 4 ore 17 festa e panificazione del Pane* libera* sogni
Domenica 5 ore 10 Ragnatela*autoproduzioni - Fieria mercato senza mercanti delle soluzioni immaginarie con
SCEC- la moneta complementare www.arcipelagocampania.org
PatatOrto - cartoline con patannullo
Commento fotografico di Fernanda Freire per l´ECOISTITUTO di Cesena, sugli ORTI di PACE
Presentazione "Mundus" di Mimmo Grasso ed. Valtrend
Inteverrà Antonio De Falco esperto in agricoltura naturale

Ore 21 spettacolo OrtiInsorti scritto e raccontato da Elena Guerrini" in giardino con Pasolini, Calvino e il mi nonno contadino in Maremma"
A cura di Paola Acampa, Loredana Russo e Gianpietro Pinto
Costo del laboratorio a persona € 15 + 10 scec
Pernottamento in bed &breakfast e pasti per la durata del laboratorio, a persona € 35+ 20 scec – portatevi le lenzuola!
Info 081 739 70 46- 393 51 11 807.




Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando non ci saranno piu’ le lucciole ,le api ,le farfalle,quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita. (1962)
P.P.Pasolini

Orti Insorti è uno spettacolo sulle memorie della nostra civiltà contadina nata da una ricerca sui ricordi del mi’ nonno che era mezzadro. Foto vecchie,storie,sogni, visioni ,ricordi,finzioni,
fantasie,memorie,barzellette,canzoni degli anni 70,bestemmie, racconti e personaggi di paese, alcune cose sono successe davvero,altre succederanno…
Una riflessione sul significato di progresso e sviluppo.
Elena Guerrini



ORTI INSORTI
In giardino con Pasolini , Calvino e il mi’ nonno contadino in Maremma.
Scritto e raccontato da Elena Guerrini
In collaborazione con il portale www.ortidipace.org


Nell’orto,nel giardino, tutto nasce,vive, muore e rinasce……
Tra ricordi del nonno contadino che insegnava a contare da zero a cento ai mezzadri,storie paesane,ricette di antiche merende,bicchieri di vino rosso,barzellette,canzoni degli anni settanta, bestemmie e riflessioni sulla coltivazione di un orto come esperimento di costanza e pazienza,Elena Guerrini ci accompagnerà in un viaggio a contatto con la nostra terra.
L’attrice canta,ride,incanta e diverte col suo colorito umorismo toscano , ma, soprattutto fa riflettere, parlandoci della natura che fu, di locale e globale,della scomparsa delle api,dei semi fatti in casa e scambiati tra
ortolani e di quelli ibridi, brevettati e venduti dalle multinazionali dell’ agribusiness, del seme terminator della Monsanto e delle coltivazioni geneticamente modificate, dei nani da giardino e delle strade bianche, delle autostrade che sono dove c’erano i poderi e dei suv che invadono le campagne,delle lotte contadine e della profonda trasformazione dell’agricoltura. Ci presenterà i maestri che ha incontrato in questo viaggio: parlerà di Fukuoka,il saggio giapponese teorico della coltura della non azione,dei giardinieri rivoluzionari,di Pompilio che all’età di ottantatre anni piantava gli ulivi in Maremma, di Pasolini e della fine della civiltà contadina,di Vandana Shiva e del movimento Navdanya in India, e di Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino.
Ironia e racconto,poesia che si alterna a un linguaggio popolare con l’attrice contadina ,che condurrà lo spettatore ,come in un gioco , in un labirinto di piante e parole.Quando e come è meglio seminare il basilico?Aveva ragione il nonno,o il manuale “L’orto perfetto in 7 giorni”,o la Ines ,la vicina ,che dice che la luna deve essere sempre calante e i semi coperti,o le formiche che dei semi di basilico han fatto il loro cibo?Un piacevole momento per riannodare il legame spezzato con la natura,riflettere su come rispettare l’ambiente,inquinare un po’ meno e coltivare cio’ che mangiamo.A fine spettacolo l’attrice contadina distribuirà semi di basilico, veri ,da sdrucchià,come quelli del nonno, e un invito a piantarli in orti vasi e terrazze,e inviterà il pubblico a merenda con pane,vino e zucchero !

“ Lui non comprava nulla,riusava tutto,e con le pannocchie di granturco insegnava a contare da zero a 100 ai mezzadri in Maremma.
……la su’ terra, che era amara e salata, lui non l’ha mai lasciata, nemmeno in quei tempi là, in cui tutti andavano a abità in città,nelle caserme di cemento,
pe’ poi tornà in paese co’ la cinquecento……
Il mi’ nonno di bestemmie ne diceva tante
pero’ n’ha mai dato un diserbante!
Lui parlava co’ le piante.
A ottant’ anni e un po’ piantava l’olivi,zappava il limone,
in una mano la zappa e nell’altra il bastone….
Diceva: “mi raccomando fate i frutti boni,
che quando io non ci sarò piu’, vi guardo da lassu’.”
E d’inverno, quando il vento soffiava,
lui, le su piante le vestiva……”. Da Orti Insorti