Un vero e proprio "patto d´onore" sancito negli spogliatoi del "Giraud". Questo l´esito dell´inaspettato incontro, tenutosi al termine della rifinitura odierna, tra i calciatori del Savoia ed una rappresentanza del tifo organizzato oplontino che, esattamente alle ore 16:45, ha chiesto ed ottenuto un incontro informale con la squadra, alla presenza del direttore sportivo dei bianchi Tonino Simonetti.

LA RICHIESTA. I tifosi non hanno chiesto ai calciatori la vittoria. Per quanto paradossale possa apparire, infatti, la squadra è stata spronata a "gettare il cuore oltre l´ostacolo", anche per rimediare alla "incredibile ingiustizia" subita dai supporters della curva che, come noto, non potranno seguire il Savoia all´Esseneto di Agrigento. "Una gara gagliarda, giocata con attributi, cuore e grinta, in onore di Torre Annunziata e della sua gente" costretta a soffrire da lontano.

LA PRONTA RISPOSTA. Immediata quanto efficace la puntualizzazione del ds del Savoia, Simonetti, che ha quasi vestito gli improvvisati panni da "mediatore" dell´inedito dialogo.
L´esperto dirigente oplontino ha ricordato, infatti, i numeri "straordinari" e le vittorie accumulate nel corso del campionato, in aggiunta al primato che, testualmente, "questi ragazzi detengono in maniera meritata fin dalla prima giornata". Il clima è sereno, ha poi concluso lo stesso Simonetti. "Ho fiducia nell´intero gruppo".

AMBIENTE CARICO. La partita delle partite, notoriamente, non va preparata in maniera particolare. Solo attesa. Il clima all´interno del "clan" torrese appare, nonostante l´importanza della posta in palio, disteso. Due aneddoti balzano vistosamente agli occhi al termine dell´allenamento. Il difensore centrale Stendardo che, nel salutare il suo tecnico, Vincenzo Feola, si concede un "non si preoccupi, mister. Domenica sapremo cosa fare". Il più carico, scontato rimarcarlo, è capitan Francesco Scarpa; all´uscita dagli spogliatoi, il suo sguardo incrocia quello del giovane Gianluca Esposito (titolare, domenica, in luogo del più esperto Carotenuto). Eloquente il saluto del capitano al compagno di squadra: "Mancano meno di tre giorni, Gianlu, ricordi"? La spasmodica attesa di Akragas-Savoia si alimenta, in fondo, anche così...

Salvatore Piro

Foto Nunzio Iovene (Il Cigno Art)