La campagna tesseramento del PD chiude i battenti. Ora è tempo di riflessioni in vista del prossimo congresso. A Torre Annunziata il partito di Franceschini resta il punto di riferimento del quadro politico locale, ma, alla luce delle ultime polemiche scaturite in Consiglio, urge rivedere strategie e progetti futuri. Il capogruppo del PD nell’assise cittadina torrese, Francesco Donadio, fa il punto della situazione. “Il tesseramento del Pd a Torre Annunziata - afferma Donadio - si è concluso con circa 1300 tessere, all’incirca il numero che ci aspettavamo. Penso che questo sia dovuto al fatto che molte persone sono in ferie. Inoltre non abbiamo pubblicizzato molto l’evento. Il tesseramento è una espressione libera dei cittadini. Un anno fa ci furono 3000 tesserati e tante polemiche per alcuni tesseramenti poco puliti. Oggi abbiamo evitato i problemi dello scorso anno. Questo è un tesseramento pulito e
trasparente”. Il Pd torrese risente di numerose fratture intestine. Alcuni consiglieri hanno lasciato la corrente principale passando all´opposizione. Oggi la maggioranza è fatta con l´appoggio di consiglieri della destra. Di conseguenza si è alzato un polverone in cui c’è chi ha chiesto le dimissioni del sindaco Giosuè Starita. Ma a tal proposito Donadio è categorico. “Per noi è fuori luogo e fuori tempo pensare alle dimissioni del sindaco. -commenta Donadio - Abbiamo chiesto una verifica politica e amministrativa e chiederemo l´azzeramento della giunta. Credo che entro agosto ci sarà un rimpasto in giunta per rilanciare l´azione amministrativa con un nucleo forte di centro-sinistra e il supporto dell´Mpa. Sulle polemiche coi fuoriusciti ritengo di aver fatto tutto per affermare la democrazia. Fui eletto capogruppo con undici voti a favore, uno astenuto e due contrari. Se il problema era eleggere un nuovo capogruppo si poteva affrontare
il problema insieme. I dissidenti sono consiglieri iscritti, ma che non hanno mai partecipato alla vita del partito. Con loro c´è un problema di rottura storica, generazionale e culturale”.
Il Pd resta il partito più forte a Torre. Sul futuro Donadio ha le idee chiare. “Cercheremo di coinvolgere la città per capire quale progetto lanciare per i cittadini. Partito democratico significa proprio
partecipazione. Al prossimo congresso cittadino, a novembre, apriremo a tutti la possibilità di intervenire”. L’estate calda della politica torrese è ormai giunta all’apice. Con il rimpasto in vista e la conseguente rinomina di alcuni assessorati il dibattito si fa sempre più carico di temi.

Intervista al Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Sentiero
La politica torrese ha subito una grossa fase di decostruzione. Ora si sta lentamente cercando di entrare in una fase costruttiva, in cui sia possibile decifrare un nuovo assetto politico chiaro e stabile. La maggioranza è al momento sostenuta da una coalizione di centro-sinistra-destra che ha creato lo scompiglio nel dibattito politico. Alle accuse di trasformismo e alle richieste di dimissioni immediate, il sindaco Starita risponde che l’attuale amministrazione ha sempre svolto il proprio lavoro in modo serio e con un vasto consenso politico. Tutto ciò è confermato , in sostanza, da Raffaele Sentiero, uno dei tre consiglieri comunali (gli altri sono Enrico Boccia e Gioacchino Langella, nominato capogruppo) che hanno ufficialmente aderito al Mpa, riaffermando tutto l’appoggio che li ha contraddistinti anche in passato nei confronti del primo cittadino. “Il Movimento per le Autonomie - afferma Sentiero - è un partito
autonomista che condivide il programma per la città. Abbiamo sempre sostenuto quella che era la linea programmatica del sindaco. Lavoriamo nell´esclusivo interesse della città”. In vista dell’imminente rimpasto in Giunta l’Mpa potrebbe giocare un ruolo determinante. Tuttavia Sentiero non si sbilancia. “Devo prendere atto che è merito del partito democratico di aver messo in campo le consultazione con tutte le forze politiche. Dopodichè ci sarà un incontro per stabilire il futuro dell´amministrazione. E’ ancora da definire se ci saranno nuove nomine. Ritengo che bisogna fare chiarezza altrimenti la fase di stallo in cui siamo non avrà fine. Auspico una maggiore stabilità di governo". Il riassetto politico a Torre Annunziata è quindi in pieno svolgimento. Molti continuano a vedere nell’attuale maggioranza contraddizioni interne troppo grosse per essere ignorate.
RoSco