Intensa giornata in ricordo di Matilde Sorrentino. La “mamma coraggio” che denunciò, insieme ad altre due madri, la banda di pedofili che abusò nel 1996 di tre bambini presso il III Circolo Didattico del Rione Poverelli a Torre Annunziata. Il suo coraggio fu pagato a caro prezzo. Matilde Sorrentino fu assassinata il 26 marzo 2004 sull’uscio della propria casa a colpi di pistola. Ricorrendo il quinto anniversario della sua scomparsa, l’amministrazione comunale ha voluto ricordare la forza di quella donna attraverso una messa in suffragio celebrata presso la Chiesa “S. Alfonso dè Liguori” in piazza Mons. Orlando. Il parroco, Don Franco Gallo, nel corso di una omelia molto intensa, ha definito Matilde come “una mamma, una moglie, una donna semplice del popolo che, attraverso il proprio coraggio, si è posta quale punto di riferimento dell’ intera comunità cittadina”. Al termine della messa, tuttavia, giunge anche il monito dello stesso sacerdote: “purtroppo, da quel tragico evento sono trascorsi cinque anni ed il tessuto sociale di Torre Annunziata e dintorni è sì, cambiato, ma in negativo. Dominano solo le ambizioni personali”. Al termine della celebrazione, presso l’Oratorio Salesiano, tavola rotonda conclusiva della tre giorni dedicata al ricordo del coraggio di “Mamma Matilde”. L’associazione di promozione sociale “Piccoli Passi Grandi Sogni” ha inoltre realizzato un piccolo volume illustrativo dal titolo “Una mamma-sogni, immagini e scritture sulla legalità” che raccoglie le riflessioni sul tema ad opera di adolescenti affidati dal Tribunale per i Minori, dai Servizi Sociali comunali o provinciali, alle due Comunità Alloggio “Il Sogno” ed , appunto, “Mamma Matilde”. Alla discussione conclusiva, avente ad oggetto le tematiche specifiche della età adolescenziale, hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali quali il Sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, insieme agli Assessori alla Cultura ed alle Politiche Sociali, Maria Elefante e Ciro Alfieri ed esponenti della società civile quali il magistrato Michele Del Gaudio, ed il dirigente scolastico Sebastiano Bauso. Presenti inoltre anche Paolo Gambini e don Salvatore Barbetta, docenti rispettivamente di Psicologia e Catechetica presso la Università Pontificia. Da registrare, le proposte rivolte dal magistrato Michele Del Gaudio ai rappresentanti istituzionali presenti in sala: “ripropongo una aspirazione già espressa da tempo ma, forse per timore di sfidare la camorra od i pedofili, ancora senza risposta. Intitoliamo proprio il III Circolo Didattico alla memoria di Matilde Sorrentino. Chiedo al Comune di farsi promotore della iniziativa. Inoltre – ha poi concluso Del Gaudio – restituiamo finalmente un palazzetto dello sport a questa città”. Il primo cittadino oplontino, Giosuè Starita, interrogato sulla problematica occupazionale, ha ricordato l’importanza della ZFU (la partenza del cui meccanismo dovrebbe registrarsi nel giro di un mese), oltre al recupero dei progetti relativi al Contratto d’Area torrese- stabiese ribadendo, inoltre, sul tema della legalità come la città e l’Amministrazione abbiano compiuto forti passi avanti: “il primo cambiamento positivo è che oggi, a Torre, si parla di camorra. Prima, invece, su questi problemi vi era silenzio. Inoltre, oggi, i dipendenti della p.a. accusati di essere camorristi vengono licenziati. Un tempo erano, invece, assunti”.

SALVATORE PIRO