Dote fondamentale nel gioco del calcio è l´equilibrio. Altrimenti un allenatore dalla sopraffina intelligenza e sagacia tattica quale Zdenek Zeman avrebbe, sicuramente, vinto almeno un trofeo nel corso della sua lunga carriera. Al Savoia di Feola, soprattutto in trasferta, è proprio l´equilibrio complessivo in campo che latita vistosamente. I due stop consecutivi tra campionato e coppa hanno lanciato il classico campanello d´allarme. I bianchi hanno dilapidato i sei punti di vantaggio in classifica vantati nei riguardi dell´Akragas, ora secondo solo in virtù dello 0-3 subito nello scontro diretto della terza giornata.
Analizzando globalmente il comportamento degli oplontini non rappresenta impresa ardua sottolineare cosa giri e quanto, al contrario, appaia urgente correggere:

COSA NON VA: Il modulo tattico preferito dall´allenatore sommese se, tra le mura amiche, regala soddisfazioni, fuori casa espone pericolosamente il Savoia ad una inevitabile inferiorità numerica nel cuore del campo. Il 4-2-3-1 così disegnato appare, soprattutto su terreni di gioco ostici (leggasi Noto e Gioia Tauro), troppo sbilanciato. Spesso i bianchi rischiano sulle veloci ripartenze avversarie, orchestrate anche in seguito alla battuta di semplici calci d´angolo decretati a favore. Aggiungasi al delineato quadro l´assenza di De Liguori, l´unico centrocampista in grado di far circolare palla con rapidi capovolgimenti di fronte, la manovra complessiva ne risente, in maniera palese, anche in attacco.

Il secondo punto da sottolineare è proprio questo: il Savoia, dopo la vittoria di Agropoli (correva il 29 settembre), non ha più convinto sul piano del gioco. Pochissime le azioni da gol frutto di manovre avvolgenti e corali. Quasi sempre ci si è affidati all´estro dei singoli o a fortunosi episodi (vedi Battipaglia) per sbloccare il risultato. Inoltre, nel 4-2-3-1, appare fondamentale l´apporto del trequartista che agisce alle spalle dell´unica punta. Affidare un compito così delicato al sia pur volenteroso ma ancora acerbo Esposito appare un azzardo. Lanciamo, in proposito, una provocazione: perchè non rischiare capitan Scarpa in quel ruolo recuperando, magari, il necessario under sulla corsia sinistra?


Salvatore Piro e Gianluca Buonocore