Con l´avvicinarsi della primavera e con le prime isole pedonali, arrivano anche le prime polemiche. La chiusura al traffico la domenica mattina di Corso Umberto I divide la città tra favorevoli e contrari. Ma, tra chi è favorevole, c´è anche chi protesta per essere escluso dal provvedimento. E´ il caso dei commercianti di Corso Umberto, nel tratto che va da via Gambardella a via Maresca, i quai, ogni domenica mattina, restano fuori dall´isola pedonale che, solitamente, viene attivata tra via Gino Alfani e piazza Cesaro.
I commercianti protestano perchè si trovano in una vera e propria zona morta, costretti ad arrangiarsi e a trovare espedienti per avvicinare la clientela che, ovviamente, è più attratta dalla zona dove si passeggia liberamente. "Abbiamo inviato lo scorso 19 aprile una richiesta al Sindaco, al Comandante dei Vigili, all´assessore alla viabilità Giuseppe Auricchio e al presidente della Comissione viabilità Lello Di Donna. Nessuno si è degnato di risposta. Nella lettera - afferma Franco, uno dei commercianti - chiedevamo la possibilità di prolungare l´isola pedonale fino a via Gambardella, per far si che anche noi, con i nostri esercizi commerciali, intercettassimo un po´ di clienti che passeggiano durante la chiusura al traffico". Alla richiesta è stata inviata anche un rilievo fotografico, per rendere più chiara la questione. "Il dispositivo dovrebbe prevedere - continua Franco - un obbligo di svolta a destra verso via Tagliamonte, per chi percorre il corso arrivando dal Tribunale, e un obbligo di svolta a sinistra invece, per chi si immette sul corso salendo via Gambardella. Questo permetterebbe di far respirare anche i commercianti che si trovano nel tratto di corso più a nord".
(foto archivio)