Clamorosa svolta ai vertici del calcio italiano. Cesare Prandelli si dimette dalla carica di ct. E il presidente Abete annuncia le sue dimissioni dal vertice della Federcalcio. Doppio ribaltone, dopo l´amaro addio al Mondiale. Tutto un´ora dopo la fine della partita con l´Uruguay. Il calcio italiano piomba nel caos, è la Grande Crisi e bisogna cambiare pagina. Le dimissioni di ct e presidente sono "irrevocabili".


IL DOPPIO ANNUNCIO

"Basta. Mi dimetto". In conferenza stampa, Cesare Prandelli annuncia il suo addio alla Nazionale, nonostante il contratto firmato un mese fa, fino al 2016. "Visto che qualcuno ha detto che con i nostri stipendi rubiamo i soldi ai contribuenti, e che siamo come un partito politico, ho deciso di chiudere qui la mia avventura in Nazionale".
"Le mie dimissioni sono irrevocabili. E´ fallito il mio progetto tecnico, l´ho costruito attorno a Mario Baloteli e ho sbagliato. Al di là di come è andata la partita con l´Uruguay. E quando si sbaglia, è giusto fare un passo indietro. Così ho deciso e non ci ripenso. Le mie dimissioni sono irrevocabili"
Al suo fianco, il presidente Giancarlo Abete: "Spero che Prandelli ci ripensi. Deciderà il prossimo Consiglio federale, al quale toccherà decidere in materia. Ma a quel Consiglio io presenterò a mia volta le mie dimissioni. Che sono irrevocabili. La mia decisione è stata presa prima che cominciassero questi Mondiali, non ha niente a che vedere con l´eliminazione, dopo sette spedizioni Mondiali alle quali ho partecipato a vario titolo, è giunta l´ora di cambiare e di dare spazio ad altri".
Un terremoto, per il calcio italiano.