LE FORMAZIONI – Britos ha lavorato in gruppo ma difficilmente sarà in campo domenica sera a Torino. Mesto e Zuniga restano indisponibili. Benitez dovrebbe confermare la linea difensiva composta da Maggio, Fernandez, Albiol e Armero. A centrocampo Behrami rientra dall´inizio a fianco a Inler. In attacco l´unico ballottaggio è tra Mertens e Insigne per il ruolo di esterno sinistro. Hamsik, Callejon e Higuain dovrebbero partire titolari. Nella Juventus preoccupano le condizioni di Chiellini, vittima di una elongazione muscolare. Se non dovesse farcela è pronto Ogbonna. Indisponibili Vucinic, Lichtsteiner e Pepe. In attacco Llorente è in netto vantaggio su Giovinco e Quagliarella per affiancare Tevez. Ballottaggio Marchisio-Pogba a centrocampo, ma il francese è favorito per un posto da titolare.

Probabile formazione Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. All.: Benitez

Probabile formazione Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente. All.: Conte

Pura sfida scudetto. Juve-Napoli è il top del calcio italiano. Il meglio che il pallone nostrano sa offrire ormai da due anni a questa parte. E´ la gara d´andata e giunge solo alla 12esima. Eppure le due compagini hanno già preso le distanze da tutte le altre in classifica. Di mezzo c´è solo la sorprendente Roma di Rudi Garcia, avanti di tre punti. I tre punti che servono per tenere il passo della capolista. Ed è il Napoli a giungere al fatidico match con la forma migliore. Entrambe sono seconde con 28 punti in 11 giornate, entrambe vengono da tre vittorie consecutive in campionato, ma, a differenza del Napoli, la Juventus stenta in Europa. Nelle quattro gare di Champions solo tre pareggi e una sconfitta, un ruolino da fanalino di coda del girone. Eppure, grazie alla netta inferiorità, almeno sulla carta, delle prossime avversarie (Copenaghen e Galatasaray), i bianconeri restano favoriti per l´accesso alla fase ad eliminazione diretta. Il Napoli mercoledì ha battuto il Marsiglia piazzandosi in vetta alla classifica del gruppo F a parimerito con l´Arsenal a 9 punti. Un risultato che non garantisce la qualificazione (c´è da vedersela con Dortmund e Arsenal), ma dal punto di vista psicologico galvanizza i partenopei in vista di uno dei più importanti match della stagione. Il Napoli giunge a Torino col morale alle stelle e con un Higuain pienamente recuperato. La Juve balbettante in Europa e con qualche defezione importante, ha dalla sua il sostegno dello Juventus Stadium. Quel che è certo è che sarà una bella partita: la sfida tra Conte e Benitez, i due migliori allenatori attualmente in circolazione in Italia, non può che regalare spettacolo.

ZOOM SUL MATCH – Il Napoli di oggi è ben diverso da quelli degli ultimi scontri diretti in cui Conte, nel complesso, è riuscito ad avere la meglio su Mazzarri. Quella di Benitez è una squadra impostata in modo completamente diverso, votata al possesso palla, al fraseggio, all´azione avvolgente, al pressing alto ed alla ricerca della supremazia territoriale. E´ un Napoli più spavaldo, che ha un ventaglio più ampio di soluzioni per arrivare al gol. E´ pur sempre una sfida-scudetto, la tensione di certo non mancherà, ma la sensazione è che il Napoli possa andare a Torino con più coraggio, provando a condurre il gioco sin dall´inizio. Inler è in splendida forma e sarà lui a dirigere il gioco dal centrocampo provando ad innescare le progressioni di Mertens ed i movimenti di Higuain e Callejon in fase di finalizzazione. La buona riuscita della fase offensiva dipenderà molto da Hamsik, apparso leggermente discontinuo nelle ultime partite. La forza offensiva del Napoli può creare non pochi problemi alla difesa della Juventus, con un Chiellini a mezzo servizio e con un Bonucci dal rendimento altalenante. D´altra parte i bianconeri hanno in Tevez l´uomo che può fare la differenza in attacco. Interessante anche il duello tutto spagnolo Llorente-Albiol. In mezzo a Behrami e Inler toccherà il difficile compito di spegnere l´inventiva di Pirlo e frenare gli inserimenti di Vidal e Pogba. In questo un aiuto dovrà giungere dai trequartisti. Occhio alle fasce: Isla e Asamoah terranno costantemente in apprensione i rispettivi controllori Armero e Maggio.

PRECEDENTI – Quello di Torino è un campo storicamente ostico per il Napoli che su 76 incontri tra Serie A, B e Coppa Italia è riuscito a vincere soltanto 7 volte. Poi 21 pareggi e 48 sconfitte con 143 gol della Juventus e 55 gol del Napoli. L´ultimo successo risale alla pazzesca serata del 31 ottobre 2009, quando il Napoli riuscì a ribaltare il 2-0 firmato nei primi dieci minuti da Trezeguet e Giovinco, nel 2-3 finale grazie alla doppietta di Hamsik ed al gol di Datolo. Spettacolare, anche se poco interessante ai fini della classifica, è il 2-2 all´ultima giornata del campionato 2010-11. Marcatori: Maggio, Chiellini, Lucarelli e Matri. Napoli già in Champions 2011-12, Juventus già fuori dalle coppe europee nell´ultima deludente stagione prima dell´inizio dell´era Conte. Poco più di un anno fa l´ultima vittoria della Juventus. Settima giornata del campionato scorso, Juventus e Napoli si sfidano per la vetta della classifica. Dopo un match teso ed equilibrato per 80 minuti arriva il gol di Caceres su calcio d´angolo che sblocca la partita. Il gran gol di Pogba (il primo con la maglia della Juventus) fissa il risultato sul 2-0. Tra i precedenti vale la pena però ricordare almeno uno dei tanti Juve-Napoli che negli anni ´80 infiammavano il campionato. Il 9 novembre del 1986, nella stagione del primo scudetto del Napoli, i partenopei vinsero 3-2 al Comunale “Vittorio Pozzo” (l´attuale Olimpico) di Torino. Laudrup siglò il vantaggio, poi segnarono Ferrario, Giordano e Volpecina. In campo c´erano Diego Armando Maradona da una parte e Michel Platini dall´altra.

GLI EX - Nessun ex nel Napoli, due invece nella Juve. Uno è Marco Storari, attuale secondo di Buffon, 4 presenze nel Napoli nella stagione 2002-03. L´altro è Fabio Quagliarella, originario di Castellammare di Stabia, 37 presenze e 11 gol col Napoli nella stagione 2009-10. Acquistato dall´Udinese per 16 milioni di euro più la metà del cartellino di Domizzi, Quagliarella corona il sogno di giocare da napoletano nel Napoli e contribuisce al sesto posto del Napoli che vale l´accesso all´Europa League. Il 27 agosto accetta di essere ceduto alla Juventus (prestito oneroso per 4,5 milioni di euro), scatenando l´ira dei tifosi del Napoli che lo hanno definito traditore. La storia racconta che i partenopei agirono sul mercato rimpiazzando lo stabiese con Edinson Cavani, che nei tre anni con la maglia azzurra è cresciuto fino a diventare uno degli attaccanti più forti del mondo. Tanti successi anche per Quagliarella, che nelle tre stagioni alla Juve ha contribuito alla vittoria di due scudetti e una Supercoppa, pur non giocando con molta continuità anche a causa di infortuni.

L´ARBITRO - Gianluca Rocchi di Firenze è l´arbitro designato per dirigere il big match della 12esima giornata (si giocherà in posticipo, fischio d´inizio alle 20.45). Quaranta anni, internazionale, è all’undicesima stagione nella Can di A e B. L´esordio in serie A in Lecce-Reggina 2-1 del 16 maggio 2004. Vanta 148 presenze in serie A e 81 in B. I venti precedenti con il Napoli (19 in campionato e uno in Coppa Italia): 9 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.

SFIDA ARGENTINA – Lo Juventus-Stadium sarà teatro di un duello tutto argentino tra due degli attaccanti più forti del mondo: Carlos Tevez e Gonzalo Higuain. Entrambi nel giro della Seleccion (64 presenze e 13 gol per l´Apache, 34 presenze e 20 gol per il Pipita), i due argentini sono alla prima stagione in Italia. Dopo le esperienze vincenti in Inghilterra, Tevez giunge in Italia dal Manchester City. Acquistato per 9 milioni di euro, finora il suo rendimento in bianconero è stato più che soddisfacente: 7 gol in 16 partite ed un titolo, la Supercoppa, conquistato con la gioia del gol nel 4-0 con la Lazio. Anche Higuain si è presentato a Napoli a suon di gol, 8 in 13 gare tra campionato e Champions. ´Benedetto´ da Maradona, che lo ha definito “un centravanti completo, un incrocio tra due grandi centravanti argentini come Crespo e Batistuta”, il Pipita proviene dal Real Madrid, da cui è stato acquistato per la cifra record per la storia del Napoli di 40 milioni di euro. Lo stesso Pibe de Oro, che in un´intervista rilasciata lo scorso agosto ha dichiarato che “un vero argentino non può vestire la maglia della Juventus”, ha definito i due connazionali “alla pari”. Di certo, anche se con caratteristiche diverse, i due sono certamente nell´olimpo dei migliori attaccanti del mondo.

INCROCI DI MERCATO – Cavani era il sogno, Higuain la prima scelta, Zuniga il regalo per Conte. Diversi giocatori del Napoli sono stati accostati alla Juventus negli ultimi anni. Per il Matador l´offerta arrivata dal Paris Saint Germain ha chiuso la trattativa sul nascere. Anche per Higuain la cifra da sborsare al Real era alta, motivo per cui Marotta ha poi virato sul più conveniente affare Tevez. A Zuniga, in scadenza di contratto, i bianconeri hanno offerto una proposta interessante, ma il Napoli ha poi successivamente trovato l´accordo col colombiano su cifre decisamente più alte rispetto al vecchio contratto (oggi l´ingaggio di Zuniga è di 4 milioni a stagione con clausola rescissoria fissata a 35 milioni). Il rinnovo di contratto dell´esterno sinistro è stato uno dei tormentoni della scorsa estate: indimenticabili i saltelli a suon di “chi non salta è juventino” che il colombiano fece in campo nel corso dell´amichevole Napoli-Barcellona. Ma anche il Napoli, durante l´ultima sessione di calciomercato, ha a lungo inseguito un calciatore della Juventus: Alessandro Matri sembrava il prescelto per il ruolo di vice-Higuain. L´affare è poi saltato, il Napoli ha preso Duvan Zapata e Matri ha firmato con il Milan.

CONTE STUZZICA BENITEZ – “Il Napoli di Benitez o vince lo scudetto o non ha fatto niente”. Queste le parole di Conte alla vigilia di Juventus-Napoli. La provocazione del tecnico bianconero arriva dopo le più prudenti dichiarazioni di Rafa Benitez. “La Juventus ha la rosa più forte e resta la favorita per il campionato – ha detto il tecnico spagnolo -. Conte ne è consapevole. Noi possiamo giocarcela. Ci serve carattere, testa e cuore”.

Roberto Scognamiglio