La carità non va in ferie a ferragosto: la mensa don Pietro Ottena
14-08-2014 - Archivio Storico de Lo Strillone
Per volere di Don Pasquale la mensa non va in vacanza, nemmeno a ferragosto. Con uno sguardo dolce ed il sorriso di chi è sempre disponibile per gli altri, la signora Maria si prepara, insieme con gli altri volontari, ad accogliere i tanti che affollano la porta della mensa.
Oggi sono circa settanta le persone di cui quattordici i bambini. Cè qualche bimbo in meno continua Maria alcune volte sono anche più di venti.
Luca, Cira, Maria, Sossio, Ciro, Alberto, sono alcuni dei 50 angeli che tengono in vita la mensa don Pietro Ottena qui a Torre. La giornata laffrontano con il sorriso. Il lavoro inizia alle 9 raccontano ed abbiamo poco meno di tre ore per organizzare il menù, preparare i pasti e pulire la sala prima di dedicarci ai tanti che vengono qui a mangiare. Ogni giorno cè una squadra che cambia con un referente che coordina: alcune ore che dedicano agli altri lontani dal lavoro e dalla famiglia.
A mezzogiorno si entra, la preghiera e si pranza. Inizia la corsa dei volontari per servire subito a tutti il primo caldo, il secondo e, se cè, anche il dolce. Oggi pasta e patate, qualche fettina di salame con rustici e un po di gelato.
Molto cibo lo riceviamo dalla provvidenza delle persone sensibili afferma Maria altro lo compriamo con i soldi che arrivano alla mensa dalle donazioni. Qualcuno porta pacchi alimentari, altri detersivi che servono per le pulizie. Anche il banco alimentare ci forniva un aiuto che questanno è venuto a mancare.
Domani è aperta?, chiede qualcuno prima di andare via. Si, anche domani, a ferragosto, la mensa non va in ferie. Altri settanta pasti, molti serviti a persone di Torre. Un numero che lascia pensare e che riflette la situazione di enorme disagio e difficoltà che si vive in città.
Chi varca quella porta è spinto da molta necessità, dice Maria prima che saluto tutti.
Raffaele Perrotta
Oggi sono circa settanta le persone di cui quattordici i bambini. Cè qualche bimbo in meno continua Maria alcune volte sono anche più di venti.
Luca, Cira, Maria, Sossio, Ciro, Alberto, sono alcuni dei 50 angeli che tengono in vita la mensa don Pietro Ottena qui a Torre. La giornata laffrontano con il sorriso. Il lavoro inizia alle 9 raccontano ed abbiamo poco meno di tre ore per organizzare il menù, preparare i pasti e pulire la sala prima di dedicarci ai tanti che vengono qui a mangiare. Ogni giorno cè una squadra che cambia con un referente che coordina: alcune ore che dedicano agli altri lontani dal lavoro e dalla famiglia.
A mezzogiorno si entra, la preghiera e si pranza. Inizia la corsa dei volontari per servire subito a tutti il primo caldo, il secondo e, se cè, anche il dolce. Oggi pasta e patate, qualche fettina di salame con rustici e un po di gelato.
Molto cibo lo riceviamo dalla provvidenza delle persone sensibili afferma Maria altro lo compriamo con i soldi che arrivano alla mensa dalle donazioni. Qualcuno porta pacchi alimentari, altri detersivi che servono per le pulizie. Anche il banco alimentare ci forniva un aiuto che questanno è venuto a mancare.
Domani è aperta?, chiede qualcuno prima di andare via. Si, anche domani, a ferragosto, la mensa non va in ferie. Altri settanta pasti, molti serviti a persone di Torre. Un numero che lascia pensare e che riflette la situazione di enorme disagio e difficoltà che si vive in città.
Chi varca quella porta è spinto da molta necessità, dice Maria prima che saluto tutti.
Raffaele Perrotta