La CGIL e gli scavi: "30mila visitatori? No, solo 1500!"
10-01-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
"Le cifre delle 30mila presenze agli scavi riportate dalla stampa non sono reali!" E´ quanto afferma il Comitato degli Iscritti CGIL della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologica di Napoli e Pompei.
"Abbiamo appreso dalla stampa - sottolinea il sindacato - che le manifestazioni Aperti per ferie svoltesi, durante le feste natalizie, negli Scavi di Pompei ed Ercolano hanno fatto affluire 30 mila visitatori a Natale, di cui 2Omila solo a Pompei. Ma non è così!".
I dati consegnati alla stampa dalla Cgil riportano le seguenti cifre:
A Natale: Scavi di Pompei 636 visitatori - Scavi di Ercolano 37 visitatori
A Capodanno : Scavi di Pompei 1497 visitatori - Scavi di Ercolano 176 visitatori
"Un numero sicuramente esiguo e non comprendiamo come siano state riportate cifre gonfiate in tal modo, senza alcuna verifica o rettifica. Sia chiaro - proseguono - non siamo contrari a manifestazioni volte a migliorare ulteriormente la visita e la qualità dellofferta culturale tantè che la CGIL ed i lavoratori hanno sostenuto pienamente il Progetto di apertura."
Cio che preoccupa la Cgil è che "a partire da questo episodio, la passiva accettazione di una comunicazione ad una direzione, volta ad avvalorare lidea di un degrado dellarea archeologica (inesistente o comunque compatibile con la vetusta dei manufatti) e a giustificare il commissariamento della Soprintendenza di Pompei."
Non mancano spunti di critica verso alcune iniziative portate avanti nel corso di questi mesi: "Sulla Soprintendenza di Pompei è stato calato un velo mediatico ( o velina continua), per cui un giorno i cani rappresentano un fattore scatenante lo stato di emergenza, il giorno dopo diventano quasi una risorsa; un giorno Pompei è in stato di abbandono e va commissariata, dopo un po diventa un giardino (come ha affermato recentemente il sottosegretario Giro): ma è noto a tutti che uno splendido giardino si realizza solo nel tempo e con il lavoro costante."
Pompei, con Ercolano, è diventata uno dei siti più visitati e meglio tenuti grazie al lavoro umile e continuo di archeologi, tecnici, restauratori che hanno fatto della Conservazione e dell amore per i luoghi la loro missione professionale. Bisogna continuare sulla strada dellintervento ordinario uscendo dallottica dellemergenza e della straordinarietà. cui inevitabilmente costringe il commissariamento. Lincremento dei flussi turistici può pare solo grazie ad una politica di valorizzazione dei beni culturali che nasca allinterno di una programmazione organica.
"Abbiamo appreso dalla stampa - sottolinea il sindacato - che le manifestazioni Aperti per ferie svoltesi, durante le feste natalizie, negli Scavi di Pompei ed Ercolano hanno fatto affluire 30 mila visitatori a Natale, di cui 2Omila solo a Pompei. Ma non è così!".
I dati consegnati alla stampa dalla Cgil riportano le seguenti cifre:
A Natale: Scavi di Pompei 636 visitatori - Scavi di Ercolano 37 visitatori
A Capodanno : Scavi di Pompei 1497 visitatori - Scavi di Ercolano 176 visitatori
"Un numero sicuramente esiguo e non comprendiamo come siano state riportate cifre gonfiate in tal modo, senza alcuna verifica o rettifica. Sia chiaro - proseguono - non siamo contrari a manifestazioni volte a migliorare ulteriormente la visita e la qualità dellofferta culturale tantè che la CGIL ed i lavoratori hanno sostenuto pienamente il Progetto di apertura."
Cio che preoccupa la Cgil è che "a partire da questo episodio, la passiva accettazione di una comunicazione ad una direzione, volta ad avvalorare lidea di un degrado dellarea archeologica (inesistente o comunque compatibile con la vetusta dei manufatti) e a giustificare il commissariamento della Soprintendenza di Pompei."
Non mancano spunti di critica verso alcune iniziative portate avanti nel corso di questi mesi: "Sulla Soprintendenza di Pompei è stato calato un velo mediatico ( o velina continua), per cui un giorno i cani rappresentano un fattore scatenante lo stato di emergenza, il giorno dopo diventano quasi una risorsa; un giorno Pompei è in stato di abbandono e va commissariata, dopo un po diventa un giardino (come ha affermato recentemente il sottosegretario Giro): ma è noto a tutti che uno splendido giardino si realizza solo nel tempo e con il lavoro costante."
Pompei, con Ercolano, è diventata uno dei siti più visitati e meglio tenuti grazie al lavoro umile e continuo di archeologi, tecnici, restauratori che hanno fatto della Conservazione e dell amore per i luoghi la loro missione professionale. Bisogna continuare sulla strada dellintervento ordinario uscendo dallottica dellemergenza e della straordinarietà. cui inevitabilmente costringe il commissariamento. Lincremento dei flussi turistici può pare solo grazie ad una politica di valorizzazione dei beni culturali che nasca allinterno di una programmazione organica.