Monsignor Carlo Liberati, vescovo di Pompei, ha pubblicamente criticato la giunta regionale campana, dinanzi agli oltre 30mila fedeli, accorsi domenica mattina per la supplica alla Madonna del Rosario, in merito agli oltre due ettari di terreno espropriati al Santuario della Beata Vergine del Rosario. Un´area che nei progetti della Regione dovrebbe servire per edificare una nuova stazione della Circumvesuviana a Pompei.
«Non si capisce in nessun modo come le autorità campane odierne - ha tuonato il vescovo - abbiano osato il 20 febbraio 2009, ad appena 4 mesi di distanza dalla venuta del Pontefice Benedetto XVI, emettere un decreto di esproprio di oltre due ettari di terreno all’interno del perimetro del Santuario».
Su quel terreno si tengono il Meeting dei giovani, messe all’aperto per decine di migliaia di pellegrini, raduni dell’Azione cattolica, dei focolarini e di altre organizzazioni cattoliche. Per questo monsignor Liberati non ci sta a perdere l’area così preziosa per i fedeli, non solo napoletani.
Ai pompeiani raccolti in piazza, il prelato ha rivelato di aver «subito presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania ma, in silenzio e con assoluto rispetto, perché si era in campagna elettorale, tanto è vero che oggi rivelo questa offesa per la prima volta».