"La partecipazione della delegazione della Rete al tavolo, istituito presso la Prefettura di Napoli, è subordinato alla rinuncia chiara ed esplicita di Governo, Regione e Provincia ad aprire ulteriori discariche e nel Parco Nazionale del Vesuvio e bonificare quelle esistenti." E´ questa la sintesi del comunicato della Rete dei Comitati Vesuviani a seguito della dichiarazione del Sottosegretario Bertolaso di sottoscrivere unilateralmente il protocollo proposto. "L‘incontro del 23-10-2010 con il Prefetto di Napoli e il rappresentante del Governo, Bertolaso - si legge nel comunicato diffuso alla stampa - ha visto i rappresentanti dei comitati cittadini ricevuti soltanto come uditori e non come “parte trattante”.
Gli interlocutori del Governo erano i sindaci, ai quali è affidata la firma o non firma del documento finale.
Le affermazioni delle ultime ore di G. Bertolaso svelano la vera sostanza di quel documento: la linea che seguiranno è quella, indipendentemente dalla posizione delle comunità locali.
Sul documento uscito dopo quella riunione la Rete del Comitati Vesuviani esprime la sua posizione:
i conferimenti dei rifiuti in cava Sari devono essere sospesi per la cautela sanitaria e ambientale, per permettere prelievi e sopralluoghi tecnici che accertino lo stato della cava (lo stesso Bertolaso ha “sollevato” l’Asia dalla gestione, riconoscendo indirettamente le nostre lamentele!);
fino agli esiti degli accertamenti non saranno effettuati altri conferimenti; le azioni successive dipenderanno dagli esiti già detti;
relativamente a cava Vitiello, ripetiamo il NO convinto, in attesa di un provvedimento legislativo del Governo che la escluda dall’elenco delle discariche della Campania;
ben venga un tavolo di concertazione con istituzioni e cittadini in vista dell’elaborazione e della modifica del piano rifiuti regionale (non ci viene concesso niente, perchè le norme della comunità europea già prevedono questo!) purchè la durata del tavolo non sia infinita;
la Regione e la Provincia s’impegnino in tempi brevi ad onorare i loro obblighi, modificando e realizzando un nuovo piano rifiuti, che tenga conto dei rilievi che nel tempo abbiamo fatto e delle proposte che abbiamo portato avanti;
in fine – nessun accordo può annullare un diritto costituzionale, come quello di manifestare; è diritto dei cittadini manifestare ed è compito delle forze dell’ordine e dei prefetti mantenere l’ordine pubblico, non è certo quello di scortare rifiuti e ordinare “cariche antisommossa” contro cittadini inermi e disarmati.
Prendiamo le distanze dalle azioni violente e vandaliche che in questi ultimi giorni hanno devastato il nostro territorio, inserendosi nelle nostre civili azioni di protesta e spesso confondendosi con esse. Contribuiremo, per parte nostra, al rasserenamento degli animi, per il ripristino della legalità e di condizioni di vita civili."