Trecase – In questi giorni di settembre la cittadina pedemontana vesuviana renderà onori ancora più grandi al suo Patrono in quanto quest’anno, la Comunità parrocchiale e l’intera cittadinanza trecasese vivranno momenti di preghiera ancora più intensi in concomitanza dello straordinario evento dell’elevazione della stessa Chiesa Madre che lo ospita a “Santuario”.
Sarà tanto più significativa questa festa religiosa celebrante il Patrocinio del martire sul Comune vesuviano, legata all’eruttazione lavica vesuviana dell’aprile del 1906.
- Un fenomeno vulcanico d’eccezionale potenza, caratterizzato dall’apertura di bocche eruttive a circa 800 mt. s.l.m. da cui si generarono diversi bracci di colata - . Fu l’intercessione del Santo, portato in processione per le strade cittadine, ad evitarne il peggio, la distruzione. Il magma si arrestò in località vallone ed esattamente all’altezza in cui oggi una statua marmorea ne ricorda il tragico evento. -

Il Comitato Festa Patronale, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, la cooperazione delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni locali, ha messo su una serie d’interessanti iniziative per il significativo evento.
I festeggiamenti iniziati il giorno13 si protrarranno sino a domenica prossima, 21 settembre, ed è in questo preciso periodo che la città vivrà la celebrazione religiosa salvifica dell’aprile 1906, che gli consente di sciogliere, il debito di gratitudine accumulato nei confronti del Sancti Januari.

Oltre al minuzioso programma religioso che sarà svolto nel Santuario ubicato nella piazza principale del paese, grandi sorprese serba il programma civile stilato con diligenza e tatto dall’apposito comitato dei festeggiamenti presieduto dall’instancabile Angelo Cirillo.

Le funzioni religiose iniziate con la celebrazione della Santa Messa presieduta da don Gaetano Di Palma, docente di Sacra scrittura e Decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale si concluderanno il giorno 21 con la processione della statua del Santo per le strade cittadine.

Un programma di festeggiamenti molto ampio che alterna Celebrazioni Religiose ad avvenimenti ludici, ricreativi e culturali.

Ricco e variegato il manifesto civile che spazierà tra musica e canti con assaggi di squisitezze locali quali il “tortano” di San Gennaro, un’antica ricetta impastata con canditi e cannellini dalle massaie trecasese e tanto vino prelibato offerto dai produttori locali.
Chiuderanno i festeggiamenti i “Matia Bazar in Concerto” ed uno spettacolo di evoluzioni pirotecniche a cura del cav. Romano e figli .


NINO VICIDOMINI