Ferdinando Uliano candidato sindaco dell’Altra Pompei

Uliano: “Perché i tickets a due euro l’ora? Così muore il commercio. Basta auto blu e privilegi per gli amministratori”

L’Altra Pompei, cordata di liste civiche provenienti dal Forum delle Associazioni, ha scelto ufficialmente Ferdinando Uliano come proprio candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative a Pompei.
Il suo nome è stato acclamato all’unanimità da diverse associazioni e future liste civiche che hanno condiviso con lui un progetto e soprattutto un programma. La designazione di Uliano, del resto, non è casuale. Dopo essersi speso con abnegazione per l’organizzazione efficiente del delicato settore dei servizi sociali, da ben tre anni il candidato sindaco dell’Altra Pompei ha abbandonato il Palazzo per dedicarsi alla politica fatta dal basso. Nella sua opera al servizio della comunità Uliano ha lavorato in sinergia con le realtà associative raccolte nel Forum che hanno affrontato con dedizione e coraggio le problematiche quotidiane da cui è afflitta la nostra amata e vessata città.


Tali associazioni rappresentano l’intera città di Pompei e si battono perché non ci sia più alcuna differenza tra la Pompei centro e periferia ma vi sia un’unica voce che parli di una Pompei completamente rinnovata. Oggi Pompei è una città alla deriva, priva di un’amministrazione e lasciata allo sbando totale.

Un’amministrazione, del resto, scellerata che oltre ad abbandonare il Palazzo a tre mesi dalle elezioni ha fatto in modo che chi erediterà la casa comunale avrà diversi nodi da sciogliere.
L’Altra Pompei non teme l’onere e l’onore di amministrare ma si rende conto che si prospettano serie difficoltà ereditate dalla precedente gestione del municipio.

Uno dei bubboni che la nuova amministrazione dovrà affrontare sono le esternalizzazioni e i contratti conclusi dai vecchi inquilini di Palazzo De Fusco. Bisognerà capire, innanzitutto, perché un ticket per parcheggiare un auto costa due euro l’ora. In quale città, soprattutto turistica, avviene questo? Il tutto, ovviamente, a discapito delle attività commerciali che stanno morendo, oltre ai cittadini, in particolare delle periferie, privati della possibilità di fare shopping e commissioni in centro. Noi dell’Altra Pompei intendiamo affrontare, nel rispetto della legge, tutte le privatizzazioni che l’amministrazione D’Alessio ha fatto su larga scala: mancava solo che privatizzassero anche l’aria che respiriamo.


In queste ore, del resto, l’Altra Pompei è stata invitata dai tanti cittadini che volontariamente sono presenti al cimitero. Proprio lì Ferdinando Uliano e i componenti delle associazioni hanno potuto toccare con mano il disagio dei Pompeiani che hanno i propri cari in quel luogo ormai privo di dignità. Si tratta di una situazione intollerabile perché il cimitero rappresenta la storia dei nostri padri e ancora dei padri dei nostri padri e gli amministratori uscenti l’hanno lasciato in un degrado assoluto.

Lo stesso vale per le strade cittadine. E’ sufficiente ricordare che in questi giorni Fontanelle e altre vie cittadine sono completamente allagate, allagamenti atavici ma mai affrontati.

Noi dell’Altra Pompei non abbiamo la bacchetta magica ma avremo le proposte concrete da mettere in atto da subito. Sono proposte contenute in un programma elaborato grazie al contributo di ciascuna lista che ha individuato al suo interno gli esperti dei vari settori: dall’urbanistica ai lavori pubblici, dal turismo ai servizi sociali e all’istruzione.
Si tratta di un programma condiviso da tutta la squadra dell’Atra Pompei composta da volti nuovi che hanno messo la faccia per questo progetto cui aderiscono quotidianamente altri cittadini che hanno il coraggio di uscire allo scoperto e dare il proprio contributo.
Da qui la scelta chiara di Uliano candidato sindaco dell’Altra Pompei. Con lui si è cercato di dare la possibilità ai Pompeiani di sostituire la vecchia classe politica che per troppi anni ha distrutto la città non solo a livello economico ma anche morale.

Per noi dell’Altra Pompei la legalità e la moralità saranno fondamentali. Infatti nella nostra battaglia pacifica avremo un grande alleato che ha aderito al nostro progetto dal primo momento e di cui siamo molto orgogliosi: la Fondazione Angelo Vassallo - il sindaco pescatore.
Legalità e trasparenza saranno il nostro cavallo di battaglia dagli atti comunali all’ approccio col territorio che deve essere di nuovo affrontato con semplicità.

Pompei non ha bisogno di cose straordinarie. Ecco perché più di una volta ci siamo schierati contro le inutili superficialità che l’amministrazione D’Alessio ha portato avanti per dieci anni: dalle feste alle futili lapidi fino alle bandiere. Si tratta di interventi eccezionali e di facciata che non rientrano nelle esigenze della cittadinanza.

Oggi Pompei ha bisogno dell’ordinario, di quel poco che consenta a una famiglia pompeiana di vivere dignitosamente. Perché questa è la difficoltà odierna: la disoccupazione purtroppo è presente in tutte le famiglie pompeiane in cui spesso si sente la mancanza del minimo indispensabile per assicurare una degna sopravvivenza.

La nostra amministrazione affronterà da subito e con etica i problemi dei cittadini eliminando le spese inutili delle amministrazioni passate: dalle agevolazioni agli amministratori alle auto blu.

Tutto questo ha rappresentato per troppo tempo il corredo necessario della classe politica ma non sarà più così.

L’amministratore oggi deve essere un buon missionario che crede nel ruolo che è chiamato a ricoprire per volontà dei cittadini. Noi dell’Altra Pompei ci crediamo e siamo convinti che sia ora di mandare a casa tutti coloro che hanno amministrato Pompei finora dando una spallata netta alla vecchia politica.

Non si tratta di un’epurazione generazionale ma volta a cancellare dalla scena politica chi è stato connivente con una situazione che ha portato Pompei a gridare al cambiamento.

Questo è il rinnovamento dell’Altra Pompei a differenza delle altre forze che hanno al loro interno membri della vecchia amministrazione sia di opposizione che di maggioranza.

La farsa delle dimissioni non è mai stata chiarita e chissà se in futuro capiremo perchè D’Alessio è andato a casa tre mesi prima delle elezioni.

A noi oggi non interessa né chi l’ha sfiduciato né chi l’ha appoggiato. Si tratta di persone che devono comprendere serenamente, perché non è una questione personale ma politica, che la città va affidata a altri cittadini. Questi volti nuovi potranno con sobrietà ma soprattutto competenza nei vari settori amministrare la città e farla ripartire da zero per dare davvero ai Pompeiani un’Altra Pompei.