“Dai servizi sociali al commercio Pompei è in agonia. L’ex primo cittadino e i suoi accoliti sono il passato non il futuro della città”. Esordisce così Fernando Uliano, candidato sindaco per l’Altra Pompei cordata di liste civiche, quando apprende con stupore dalla stampa alcune notizie concernenti l’ex sindaco Claudio D’Alessio e gli ex dalessiani. “La nostra coalizione è lontana sia dal precedente primo cittadino che dai suoi fedelissimi impegnati in complicate alchimie elettorali pur di ritagliarsi un posto nelle liste. Tuttavia non possiamo tacere di fronte ad alcune informazioni sconcertanti”.

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, infatti, i dalessiani sfiduciati si sarebbero riuniti per nascondersi dietro la maschera dell’avvocato Maria Padulosi. Ma, fatto ancora più clamoroso, alcune voci vogliono lo stesso sfiduciato D´Alessio come vicesindaco della professionista pompeiana. Gli ex dalessiani, quindi, non paghi di dieci anni di malgoverno, tentano la strada dell’unione per cercare di vincere numericamente.

“L´Altra Pompei, che mi onoro di coordinare, - continua Uliano - è nettamente distante da questi gruppi che non solo hanno distrutto la nostra bella Città, ma hanno consegnato il futuro delle nostre famiglie e dei giovani nelle mani di persone lontane dai nostri valori e dalle nostre radici. Noi offriamo ai cittadini di Pompei la possibilità di voltare pagina rispetto a un passato caratterizzato da malgoverno e degrado. La nostra coalizione chiede ai cittadini di fare una scelta per il futuro dei propri figli lasciando da parte un clientelismo chiaramente inutile e dannoso. Mi appello a tutte le forze sane e giovani di Pompei affinché scendano in campo per sostenerci in questa opera difficile di rinnovamento. Basta delegare il domani proprio e quello dei propri figli ai soliti personaggi. Per evitare che il passato ritorni, noi dell’Altra Pompei ricordiamo i disastri di D’Alessio e dei suoi accoliti che hanno portato la città allo sfascio:
1. Si tratta di un gruppo di falsi moralisti che resteranno sempre nel limbo, come si evince dalla loro storia politica.
2. Ogni giorno aumenta il degrado di Pompei a causa della loro cattiva gestione della cosa pubblica. In tale situazione è pertanto inaudito permettere all´ex primo cittadino di indicare ancora una volta il sindaco; sindaco di cui lo stesso D’Alessio sarebbe destinato a diventare vice sindaco.
3. Pompei ed i Pompeiani vivono, in primis, la carenza dei servizi sociali e delle scuole, dovuta alla cattiva gestione, negli ultimi tre anni, da parte del politico di turno. Mancano, in particolare, i servizi agli anziani e alle famiglie disagiate per colpa di coloro che hanno gestito dopo le mie dimissioni le politiche sociali.
4. Questi signori che oggi vorrebbero ripresentarsi agli elettori sono riusciti nell’impresa scellerata di uscire dall´Ambito 14 che assicurava i servizi e i mezzi alle famiglie pompeiane con difficoltà economiche.
5. La città è in agonia soprattutto per le serrande dei commercianti che stanno chiudendo ogni giorno. Il commercio a Pompei è stato annullato. È necessario rammentare queste funeste imprese a fronte del frenetico movimento dello sfiduciato D´Alessio e dei suoi accoliti.
L’ex primo cittadino, non soddisfatto dei danni creati per il passato, il presente ed il futuro alla nostra Città, consegnata nelle mani di gruppi esterni a Pompei, sta preparando le liste per la sua prescelta, l’avvocato Padulosi, obbligando i suoi amici sfiduciati a restare con lui per impegni del passato.
Mi appello, pertanto, alle forze sane di Pompei affinchè prendano le distanze da questo gruppo di sfiduciati che merita solo di essere definitivamente archiviato. E´ arrivato il momento di voltare pagina. Siamo stanchi di Sommese e D´Alessio. La nostra Città ha già perso troppo: le famiglie sono in affanno, le attività commerciali chiudono, piovono in continuazione inchieste sul malgoverno cittadino, indice di cattiva amministrazione.
E’ ora di dire basta! Pompei e i suoi cittadini vi dicono basta: siete il passato non il futuro della Città!”