Langella revoca ordinanza, via libera agli autocompattatori
19-11-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
Via libera agli autocompattatori sul territorio di Boscoreale. il sindaco Langella revoca l´ordinanza sindacale del 17 ottobre con la quale si impediva il transito degli automezzi diretti alla discarica. "E´ stata appena adottata ordinanza sindacale di revoca della precedente ordinanza - comunicano dal municipio - con la quale il sindaco Gennaro Langella, sulla scorta dellordinanza adottata dal Sindaco di Terzigno -che prevedeva il divieto per i diciotto comuni della zona rossa di sversamento rifiuti nella discarica SARI-, aveva disposto il divieto di circolazione su tutto il territorio comunale agli autocompattatori che trasportano rifiuti solidi urbani a pieno carico e diretti alla discarica rifiuti SARI.
Il provvedimento sindacale - continua lanota- è stato assunto alla luce delle osservazioni della Prefettura di Napoli, susseguenti allintervento della Procura di Nola che, sulla scorta dei risultati delle analisi dellARPAC (prelievo del 29 ottobre scorso), e dalla susseguente relazione che conclude affermando la mancata acquisizione di controlli pregressi, necessari e dovuti, circa lo stato di qualità preesistente della falda acquifera prima dellapertura della discarica, non consente di formulare ipotesi precise sulla fonte della sua contaminazione, ha ritenuto lordinanza del Sindaco di Terzigno del tutto ingiustificata e non supportata da qualsivoglia materiale probatorio, in particolare nella parte in cui si afferma la sussistenza di unattualità dellinquinamento della falda acquifera idonea a determinare un grave pericolo per la salute pubblica, e che nella sostanza avrebbe determinato uninterruzione di pubblico servizio. "
Il provvedimento sindacale - continua lanota- è stato assunto alla luce delle osservazioni della Prefettura di Napoli, susseguenti allintervento della Procura di Nola che, sulla scorta dei risultati delle analisi dellARPAC (prelievo del 29 ottobre scorso), e dalla susseguente relazione che conclude affermando la mancata acquisizione di controlli pregressi, necessari e dovuti, circa lo stato di qualità preesistente della falda acquifera prima dellapertura della discarica, non consente di formulare ipotesi precise sulla fonte della sua contaminazione, ha ritenuto lordinanza del Sindaco di Terzigno del tutto ingiustificata e non supportata da qualsivoglia materiale probatorio, in particolare nella parte in cui si afferma la sussistenza di unattualità dellinquinamento della falda acquifera idonea a determinare un grave pericolo per la salute pubblica, e che nella sostanza avrebbe determinato uninterruzione di pubblico servizio. "