Una lunga lettera aperta, indirizzata al Comandante della Capitaneria di Porto di Torre Annunziata, il Tenente Valerio Massimo Acanfora, per denunciare il degrado della piccola spiaggia tra il ´Lido Azzurro´ e Capo Oncino. L´iniziativa stavolta è di Mirella Azzurro, Presidente della sede locale "Mario Prosperi" di Archeoclub. Nella lettera, il cui testo pubblichiamo in versione integrale, l´Archeoclub sottolinea la mancata risoluzione di problemi spesso sottovalutati dalle Istituzioni cittadine, nonostante numerose denunce ripetutesi anche negli ultimi tempi. Dalla "pulizia ballerina e ad oltranza" della piccola lingua di sabbia, all´assenza di una rete metallica di protezione lungo la parete rocciosa alle spalle della spiaggetta.
Di seguito, la lunga lettera indirizzata al Capitano Acanfora:

"Noi soci dell’Archeoclub d’Italia le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione le condizioni in cui versa il tratto di spiaggia che si trova tra il Lido Azzurro e la spiaggia libera di Capo Oncino. Il tratto di spiaggia in questione non viene pulito, come avviene regolarmente per la spiaggia libera della nostra città, è in stato di abbandono, sembra una discarica.
A chi competerebbe la pulizia?
Talvolta provvede il personale del Lido Azzurro, ma si tratta di una pulizia superficiale che non prevede la rimozione dei rifiuti, che restano ammucchiati sulla spiaggia. Non solo ci sono i rifiuti “spiaggiati” portati dal mare agitato nei giorni di cattivo tempo, ma insieme a canne, rami, tronchi, pomodori, ci sono anche rifiuti di grandi dimensioni, e di vecchia data, come pneumatici e bidoni di plastica, che appaiono semisepolti nella sabbia. Davanti al canalone che insiste sulla spiaggia c’è un cancello rotto e talvolta si vede uscire da lì un rivolo d’acqua sporca . Forse giungono a mare scarichi abusivi non allacciati al collettore fognario? O si tratta delle fogne che in caso di piogge abbondanti tracimano?
La parete rocciosa che fa da sfondo alla spiaggetta con palme, agavi e cespugli non è stata interessata (e ci chiediamo perché) dai lavori effettuati l’anno scorso per mettere in sicurezza con una rete metallica il costone che si spinge verso la spiaggetta di Capo Oncino. Perciò un cartello vieta l’accesso e delle transenne sistemate pochi giorni fa impediscono realmente il passaggio in quella zona. Vanno bene il cartello e le transenne per evitare situazioni di pericolo, ma non basta, bisogna pulire!
Spesso abbiamo visto dipendenti del Comune e della Capitaneria venire per un sopralluogo, osservano, verbalizzano, ma la situazione in pratica non cambia.
Vogliamo chiederle di intervenire, gentile Comandante, per quanto di sua competenza, e di sollecitare le altre istituzioni interessate a fare altrettanto.
Le istituzioni devono interagire, non rimandarsi a vicenda le responsabilità. Questo problema esiste da anni. Quanto tempo ancora bisogna aspettare perché sia risolto?
Si pulisca finalmente la spiaggetta ,che potrebbe essere l’angolo più bello del nostro litorale, prima nella parte più vicina alla riva, e in seguito anche nel tratto interdetto, dove c’è la vegetazione; si metta la rete metallica sulla parete rocciosa; si risolva il problema degli scoli. E proviamo a immaginare al posto dei rifiuti barche, canoe e pedalò da noleggiare : la cartolina sarebbe perfetta!
Contiamo sul suo aiuto, caro Comandante, perché la conosciamo come persona sensibile ai problemi dell’ambiente e della nostra città.
In attesa di notizie,la ringraziamo per la cortese attenzione e la salutiamo con cordialità".

salpi