Non accennano minimamente a placarsi le polemiche intorno agli abbattimenti degli abusi edilizi (ancora in fase di esecuzione, ndr), commessi in Piazza San Luigi, nel famoso "Quadrilatero Carceri". Il 12 maggio scorso, l´Amministrazione comunale di Torre Annunziata ha provveduto ad eseguire i dettami di quanto disposto dal Prefetto ed a demolire gran parte delle opere presenti. Tutte, tranne una: la "fioriera della discordia" (nella foto).
A cogliere la palla al balzo è Massimo Napolitano, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà. "Ci aspettavamo che nelle demolizioni fossero considerate anche le opere di arredo urbano che l’Amministrazione “regalò” al proprietario di una statua religiosa, alta 6 metri, anch´essa eretta abusivamente e per questo rimossa", la premessa della nota pubblica diramata da SEL. Poi, il durissimo affondo: "In un territorio fatiscente come quello del Quadrilatero, dove non si sono mai spesi i fondi regionali messi a disposizione per il Contratto di Quartiere, è rimasto il simbolo dello scambio politico - mafioso: una piazza arredata in cambio della demolizione di un monumento abusivo".
Una enorme fioriera in stile amalfitano, con seduta annessa; questa, a giudizio dei Vendoliani, la "vera dimostrazione delle collusioni politica -camorra esistenti a Torre Annunziata e che avrebbero dovuto portare allo scioglimento del Consiglio comunale ed al rimborso del danno erariale da parte degli Amministratori committenti di questo scempio".

Salvatore Piro