I monumenti, proprio come i prodotti e le aziende, hanno una reputazione, quella che nel mondo della pubblicità si chiama ´brand image´ e i magnifici 7 italiani valgono quasi 400 miliardi. Questo valore è stato calcolato dall´Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza applicando l´economic reputation index (ERI) un indice elaborato sull´esempio del National Brand Index di Simon Anholt, famoso consulente politico indipendente americano. In ´Tototruffa 62´ Totò tentava di vendere la Fontana di Trevi ad uno sprovveduto turista per 10 milioni di lire ma avrebbe potuto chiederne ben di più: nelle stime della Camera di Commercio vale 78 miliardi di euro.
Batte tutti, in cima alla classifica, il ´marchio´ del Colosseo vale più di 91 miliardi di euro, quello dei Musei Vaticani 90 miliardi mentre il Duomo di Milano, trasformato in ritorno di immagine, vale 82 miliardi di euro.
Il valore del brand dei principali monumenti italiani è stato calcolato sulla base di 10 parametri di vivacità economica, socio-culturali e imprenditoriali che hanno prodotto un indice di valenza turistica (che prende in considerazione il valore economico del territorio, la conoscibilità del monumento, il flusso di visitatori del territorio e del monumento) e un indice di attrattività economica (che considera il numero di occupati nel turismo della provincia, l´accessibilità multimodale del territorio, il flusso e la presenza di stranieri, il valore dell´export).
Tra le bellezze d´Italia entrate in questa classifica ci sono poi gli scavi di Pompei (20 miliardi), la basilica di San Marco (16 miliardi) e gli Uffizi di Firenze (12 miliardi). Sempre applicando l´ERI, in una precedente ricerca, la Camera di Commercio aveva stimato in 30 miliardi il valore dello Stadio di San Siro, superiore a quello de La Scala (27 miliardi).
"La cultura - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza - rappresenta un valore per il nostro territorio. E l´immenso patrimonio culturale di cui disponiamo oltre ad essere un valore culturale, é un valore economico capace di generare lavoro e impresa". Da questa ricerca appare come il patrimonio artistico-culturale faccia da traino al sistema Paese. Un dato che traspare anche dalle scelte per le vacanze estive. Il 15,7% degli italiani, infatti, che è andato in vacanza a luglio ha optato per una destinazione culturale, visitando esclusivamente una città d´arte in Italia o abbinando, alla propria vacanza balneare o in montagna, almeno una visita ai monumenti o una escursione tra i siti archeologici. La visita culturale è anche la scelta del 7,9% degli italiani in ferie ad agosto (dati Isnart - Unione delle Camere di commercio).