JUVENTUS 7,5: sono più forti, anzi, sono i più forti. Almeno in Italia. Benitez lo aveva detto e il campo lo ha confermato: restano i favoriti per lo scudetto. Nel primo tempo stradominano a centrocampo rischiando pochissimo in difesa. Il gol di Llorente è in fuorigioco e manca un rigore al Napoli, ma il vantaggio è meritato. Nella ripresa soffrono la reazione degli azzurri, ma proprio nel momento più delicato le perle di Pirlo e Pogba chiudono la partita. La Roma è lì. I bianconeri stasera hanno messo la freccia.

Buffon 7,5: il Napoli, o per meglio dire Insigne, meriterebbe il gol, ma lui alza la saracinesca con almeno tre parate difficili.

Barzagli 6: guai a concedere troppo spazio ad Insigne. Il centrale della Nazionale lo impara a sue spese, ma per sua fortuna i compagni di reparto e Buffon in particolare rendono meno evidenti i suoi ritardi sul talento di Frattamaggiore.

Bonucci 7: fa lui da ´aiuto regista´ a Pirlo premiando a memoria gli inserimenti dei centrocampisti. E dietro concede pochissimo a Higuain.

Ogbonna 6,5: annulla Callejon e si fa trovare pronto su Higuain, a volte usando le maniere troppo forti. L´arbitro gli fa passare una trattenuta in area sul Pipita nel primo tempo, ma non l´inutile fallaccio nella ripresa. Doppio giallo evitabile.

Isla 6,5: tanta corsa e pioggia di cross in area ad inizio gara. La spinta sulla fascia destra cala nel secondo tempo, ma si rende molto utile in fase difensiva.

Vidal 6,5: si sacrifica in fase di contenimento lasciando a Pogba maggior licenza d´inserimento. Nell´unico affondo si ritrova solo davanti a Reina e calcia malamente a lato. Esce guadagnando comunque gli applausi dello Juventus Stadium per il suo prezioso lavoro d´interdizione in mezzo al campo. Dal 41´ st Marchisio s.v.

Pirlo 7,5: la punizione-capolavoro mette in cassaforte il risultato nel momento più delicato della gara. Ma oltre al gol c´è tanto altro. Esperienza, classe e sicurezza valgono doppio in partite cruciali come questa.

Pogba 8: il Napoli porta bene. Il primo gol con la maglia bianconera un anno fa era un capolavoro. Il gol di stasera è addirittura più bello di quello. Potenza, coordinazione e precisione da manuale del calcio. Perfetto negli inserimenti, spettacolare nella gestione del pallone in mezzo al campo.

Asamoah 7: meno efficace del solito quando avanza. Ma nei ripiegamenti è formidabile, specie nelle diagonali verso il centro, in cui riesce a spegnere sul nascere i contropiedi del Napoli.

Tevez 7: indietreggia a centrocampo, prende palla, apre il gioco, scatta verso il centro, conclude. Movimenti che sembrano automatici, eppure è a Torino da poco più di tre mesi. Sarà dura rubare il posto al Pipita, ma la sfida a distanza con Higuain stasera la vince lui. Dal 39´ st Peluso s.v.

Llorente 7: il gol è in fuorigioco, ma il movimento è quello da autentico rapace dell´area di rigore. Reina gli nega la gioia della doppietta di testa. A inizio stagione oggetto misterioso, oggi terminale offensivo di una Juve che si sta adattando alle sue caratteristiche e pian piano ne sta scoprendo tutti i vantaggi. Dal 43´ st Quagliarella s.v.

Conte 7: non facile gestire una rosa così ampia di giocatori di grande qualità. Ma in questo l´allenatore campione d´Italia si sta dimostrando un maestro, inserendo elementi nuovi con caratteristiche diverse senza tuttavia mai snaturare il gioco e l´atteggiamento della squadra.


NAPOLI 5: tolto Insigne, è il Napoli peggiore della stagione. Timoroso, lento, senza idee. E´ vero, ci sono molte attenuanti. Anzitutto si è trovato di fronte la migliore Juve della stagione. Il gol a freddo non ha aiutato e gli errori arbitrali hanno reso tutto più difficile. Ed il risultato, nel complesso, è forse sin troppo pesante per quanto si è visto in campo, soprattutto ad inizio ripresa, quando il Napoli comincia a giocare. Ma la prestazione di Torino è comunque al di sotto delle aspettative. Nel primo tempo gli azzurri si fanno dominare soprattutto a centrocampo, dove la Juve fa quello che vuole. Nella ripresa prova a reagire, ma il solo Insigne non può nulla contro i bianconeri arretrati a difendere con 11 uomini. La sosta ora può tornare utile ad imparare dagli errori e ripartire. Il campionato è lungo e la classifica vede il Napoli terzo a -4 dalla Roma capolista e a -3 dai bianconeri. Ma ora bisogna guardarsi le spalle: Inter e Fiorentina si avvicinano.

Reina 6,5: almeno due parate decisive nel primo tempo tengono il Napoli in partita. Poi deve arrendersi alle bordate di Pirlo e Pogba.

Maggio 5,5: nel primo tempo è puntuale in fase difensiva e riesce anche a sorprendere Asamoah in qualche affondo. Cala vistosamente nella ripresa, quando avanza il raggio d´azione senza però trovare i tempi giusti per l´inserimento.

Fernandez 5,5: difesa azzurra troppo schiacciata indietro ed incapace di andare all´anticipo. Nel secondo tempo il Napoli si scuote e comincia a far possesso palla. L´argentino ha licenza di impostare dalle retrovie, ma i suoi lanci a vuoto sono l´emblema di un Napoli senza idee, costretto a scavalcare il centrocampo.

Albiol 5,5: duello tutto spagnolo con Llorente: lo vince il basco che spesso lo anticipa e lo supera nel gioco aereo.

Armero 5: lascia troppo spazio a Isla, spesso perde la posizione ed è confuso quando avanza sulla fascia sinistra da cui raramente arrivano cross per i compagni d´attacco.

Behrami 5,5: palesemente in difficoltà nell´arginare gli inserimenti dei centrocampisti bianconeri, soprattutto di Pogba. E´ infatti a centrocampo che la Juve stabilisce la sua supremazia e lo svizzero fa quello che può, ma i bianconeri sono costantemente in superiorità numerica in mezzo.

Inler 5: era uno dei più in forma, da lui si aspettava una direzione del gioco che non è mai arrivata. Costantemente ingabbiato, lento nel controllo del pallone, si rifugia quasi sempre nel passaggio arretrato. Dal 34´ st Zapata s.v.

Callejon 5: nel primo tempo non tocca palla, neutralizzato da Ogbonna e Asamoah. Prova a partecipare di più nella ripresa, con scarsi risultati. Dal 26´ st Mertens 5,5: si piazza sulla fascia destra lasciando la sinistra a Insigne. Combinando poco, sia perché Asamoah non lo lascia passare facilmente, sia perché quel lato del campo non sembra quello più congeniale.

Hamsik 4,5: spreca calciando fuori da buona posizione in una delle poche occasioni concesse al Napoli. Poi tanti passaggi sbagliati, palle perse e inutili falli di frustrazione. Ma soprattutto poco coraggio: quasi mai ha lo sguardo verso la porta, il più delle volte si rifugia nel retropassaggio. E questo, da uno con le sue qualità, non lo vuoi vedere.

Insigne 7: unico a puntare l´uomo e calciare, unico a ragionare e cercare la triangolazione, unico a impegnare Buffon. In pratica l´unico vero pericolo per la Juve. Meriterebbe il gol, ma Buffon non ne fa passare una.

Higuain 5,5: dribbling su Ogbonna e tiro forte ma fuori misura. L´unico sussulto di una partita difficile per il Pipita, anche a causa della scarsa assistenza dai compagni. Ingabbiato dai centrali della Juve, poco propenso al pressing e apparentemente ancora lento nei movimenti, segno forse della sua crescita non ancora completata dal punto di vista fisico-atletico.

Benitez 6: coi cambi fa quello che può puntando sul dinamismo di Mertens in luogo dello spento Callejon. Sul 2-0 aggiunge il secondo attaccante, ma ormai la partita è segnata. Una considerazione: per lui sarebbe un´eresia aggiungere un uomo a centrocampo per arginare il dominio juventino in mezzo. Ma è proprio lì che il Napoli perde la partita e qualcosa forse si poteva e doveva fare.


ARBITRO Rocchi 5: sul tiro di Tevez da cui nasce il gol del vantaggio di Llorente lo spagnolo è in posizione irregolare di una ventina di centimetri. Episodio decisivo, che si unisce alla trattenuta in area di Ogbonna su Higuain, fischiato fallo in attacco. Altra svista pesante.

Roberto Scognamiglio