Le pagelle di Juventus-Napoli: tra gli azzurri si salva solo Insigne
10-11-2013 - Archivio Storico de Lo Strillone
JUVENTUS 7,5: sono più forti, anzi, sono i più forti. Almeno in Italia. Benitez lo aveva detto e il campo lo ha confermato: restano i favoriti per lo scudetto. Nel primo tempo stradominano a centrocampo rischiando pochissimo in difesa. Il gol di Llorente è in fuorigioco e manca un rigore al Napoli, ma il vantaggio è meritato. Nella ripresa soffrono la reazione degli azzurri, ma proprio nel momento più delicato le perle di Pirlo e Pogba chiudono la partita. La Roma è lì. I bianconeri stasera hanno messo la freccia.
Buffon 7,5: il Napoli, o per meglio dire Insigne, meriterebbe il gol, ma lui alza la saracinesca con almeno tre parate difficili.
Barzagli 6: guai a concedere troppo spazio ad Insigne. Il centrale della Nazionale lo impara a sue spese, ma per sua fortuna i compagni di reparto e Buffon in particolare rendono meno evidenti i suoi ritardi sul talento di Frattamaggiore.
Bonucci 7: fa lui da ´aiuto regista´ a Pirlo premiando a memoria gli inserimenti dei centrocampisti. E dietro concede pochissimo a Higuain.
Ogbonna 6,5: annulla Callejon e si fa trovare pronto su Higuain, a volte usando le maniere troppo forti. L´arbitro gli fa passare una trattenuta in area sul Pipita nel primo tempo, ma non l´inutile fallaccio nella ripresa. Doppio giallo evitabile.
Isla 6,5: tanta corsa e pioggia di cross in area ad inizio gara. La spinta sulla fascia destra cala nel secondo tempo, ma si rende molto utile in fase difensiva.
Vidal 6,5: si sacrifica in fase di contenimento lasciando a Pogba maggior licenza d´inserimento. Nell´unico affondo si ritrova solo davanti a Reina e calcia malamente a lato. Esce guadagnando comunque gli applausi dello Juventus Stadium per il suo prezioso lavoro d´interdizione in mezzo al campo. Dal 41´ st Marchisio s.v.
Pirlo 7,5: la punizione-capolavoro mette in cassaforte il risultato nel momento più delicato della gara. Ma oltre al gol c´è tanto altro. Esperienza, classe e sicurezza valgono doppio in partite cruciali come questa.
Pogba 8: il Napoli porta bene. Il primo gol con la maglia bianconera un anno fa era un capolavoro. Il gol di stasera è addirittura più bello di quello. Potenza, coordinazione e precisione da manuale del calcio. Perfetto negli inserimenti, spettacolare nella gestione del pallone in mezzo al campo.
Asamoah 7: meno efficace del solito quando avanza. Ma nei ripiegamenti è formidabile, specie nelle diagonali verso il centro, in cui riesce a spegnere sul nascere i contropiedi del Napoli.
Tevez 7: indietreggia a centrocampo, prende palla, apre il gioco, scatta verso il centro, conclude. Movimenti che sembrano automatici, eppure è a Torino da poco più di tre mesi. Sarà dura rubare il posto al Pipita, ma la sfida a distanza con Higuain stasera la vince lui. Dal 39´ st Peluso s.v.
Llorente 7: il gol è in fuorigioco, ma il movimento è quello da autentico rapace dell´area di rigore. Reina gli nega la gioia della doppietta di testa. A inizio stagione oggetto misterioso, oggi terminale offensivo di una Juve che si sta adattando alle sue caratteristiche e pian piano ne sta scoprendo tutti i vantaggi. Dal 43´ st Quagliarella s.v.
Conte 7: non facile gestire una rosa così ampia di giocatori di grande qualità. Ma in questo l´allenatore campione d´Italia si sta dimostrando un maestro, inserendo elementi nuovi con caratteristiche diverse senza tuttavia mai snaturare il gioco e l´atteggiamento della squadra.
NAPOLI 5: tolto Insigne, è il Napoli peggiore della stagione. Timoroso, lento, senza idee. E´ vero, ci sono molte attenuanti. Anzitutto si è trovato di fronte la migliore Juve della stagione. Il gol a freddo non ha aiutato e gli errori arbitrali hanno reso tutto più difficile. Ed il risultato, nel complesso, è forse sin troppo pesante per quanto si è visto in campo, soprattutto ad inizio ripresa, quando il Napoli comincia a giocare. Ma la prestazione di Torino è comunque al di sotto delle aspettative. Nel primo tempo gli azzurri si fanno dominare soprattutto a centrocampo, dove la Juve fa quello che vuole. Nella ripresa prova a reagire, ma il solo Insigne non può nulla contro i bianconeri arretrati a difendere con 11 uomini. La sosta ora può tornare utile ad imparare dagli errori e ripartire. Il campionato è lungo e la classifica vede il Napoli terzo a -4 dalla Roma capolista e a -3 dai bianconeri. Ma ora bisogna guardarsi le spalle: Inter e Fiorentina si avvicinano.
Reina 6,5: almeno due parate decisive nel primo tempo tengono il Napoli in partita. Poi deve arrendersi alle bordate di Pirlo e Pogba.
Maggio 5,5: nel primo tempo è puntuale in fase difensiva e riesce anche a sorprendere Asamoah in qualche affondo. Cala vistosamente nella ripresa, quando avanza il raggio d´azione senza però trovare i tempi giusti per l´inserimento.
Fernandez 5,5: difesa azzurra troppo schiacciata indietro ed incapace di andare all´anticipo. Nel secondo tempo il Napoli si scuote e comincia a far possesso palla. L´argentino ha licenza di impostare dalle retrovie, ma i suoi lanci a vuoto sono l´emblema di un Napoli senza idee, costretto a scavalcare il centrocampo.
Albiol 5,5: duello tutto spagnolo con Llorente: lo vince il basco che spesso lo anticipa e lo supera nel gioco aereo.
Armero 5: lascia troppo spazio a Isla, spesso perde la posizione ed è confuso quando avanza sulla fascia sinistra da cui raramente arrivano cross per i compagni d´attacco.
Behrami 5,5: palesemente in difficoltà nell´arginare gli inserimenti dei centrocampisti bianconeri, soprattutto di Pogba. E´ infatti a centrocampo che la Juve stabilisce la sua supremazia e lo svizzero fa quello che può, ma i bianconeri sono costantemente in superiorità numerica in mezzo.
Inler 5: era uno dei più in forma, da lui si aspettava una direzione del gioco che non è mai arrivata. Costantemente ingabbiato, lento nel controllo del pallone, si rifugia quasi sempre nel passaggio arretrato. Dal 34´ st Zapata s.v.
Callejon 5: nel primo tempo non tocca palla, neutralizzato da Ogbonna e Asamoah. Prova a partecipare di più nella ripresa, con scarsi risultati. Dal 26´ st Mertens 5,5: si piazza sulla fascia destra lasciando la sinistra a Insigne. Combinando poco, sia perché Asamoah non lo lascia passare facilmente, sia perché quel lato del campo non sembra quello più congeniale.
Hamsik 4,5: spreca calciando fuori da buona posizione in una delle poche occasioni concesse al Napoli. Poi tanti passaggi sbagliati, palle perse e inutili falli di frustrazione. Ma soprattutto poco coraggio: quasi mai ha lo sguardo verso la porta, il più delle volte si rifugia nel retropassaggio. E questo, da uno con le sue qualità, non lo vuoi vedere.
Insigne 7: unico a puntare l´uomo e calciare, unico a ragionare e cercare la triangolazione, unico a impegnare Buffon. In pratica l´unico vero pericolo per la Juve. Meriterebbe il gol, ma Buffon non ne fa passare una.
Higuain 5,5: dribbling su Ogbonna e tiro forte ma fuori misura. L´unico sussulto di una partita difficile per il Pipita, anche a causa della scarsa assistenza dai compagni. Ingabbiato dai centrali della Juve, poco propenso al pressing e apparentemente ancora lento nei movimenti, segno forse della sua crescita non ancora completata dal punto di vista fisico-atletico.
Benitez 6: coi cambi fa quello che può puntando sul dinamismo di Mertens in luogo dello spento Callejon. Sul 2-0 aggiunge il secondo attaccante, ma ormai la partita è segnata. Una considerazione: per lui sarebbe un´eresia aggiungere un uomo a centrocampo per arginare il dominio juventino in mezzo. Ma è proprio lì che il Napoli perde la partita e qualcosa forse si poteva e doveva fare.
ARBITRO Rocchi 5: sul tiro di Tevez da cui nasce il gol del vantaggio di Llorente lo spagnolo è in posizione irregolare di una ventina di centimetri. Episodio decisivo, che si unisce alla trattenuta in area di Ogbonna su Higuain, fischiato fallo in attacco. Altra svista pesante.
Roberto Scognamiglio
Buffon 7,5: il Napoli, o per meglio dire Insigne, meriterebbe il gol, ma lui alza la saracinesca con almeno tre parate difficili.
Barzagli 6: guai a concedere troppo spazio ad Insigne. Il centrale della Nazionale lo impara a sue spese, ma per sua fortuna i compagni di reparto e Buffon in particolare rendono meno evidenti i suoi ritardi sul talento di Frattamaggiore.
Bonucci 7: fa lui da ´aiuto regista´ a Pirlo premiando a memoria gli inserimenti dei centrocampisti. E dietro concede pochissimo a Higuain.
Ogbonna 6,5: annulla Callejon e si fa trovare pronto su Higuain, a volte usando le maniere troppo forti. L´arbitro gli fa passare una trattenuta in area sul Pipita nel primo tempo, ma non l´inutile fallaccio nella ripresa. Doppio giallo evitabile.
Isla 6,5: tanta corsa e pioggia di cross in area ad inizio gara. La spinta sulla fascia destra cala nel secondo tempo, ma si rende molto utile in fase difensiva.
Vidal 6,5: si sacrifica in fase di contenimento lasciando a Pogba maggior licenza d´inserimento. Nell´unico affondo si ritrova solo davanti a Reina e calcia malamente a lato. Esce guadagnando comunque gli applausi dello Juventus Stadium per il suo prezioso lavoro d´interdizione in mezzo al campo. Dal 41´ st Marchisio s.v.
Pirlo 7,5: la punizione-capolavoro mette in cassaforte il risultato nel momento più delicato della gara. Ma oltre al gol c´è tanto altro. Esperienza, classe e sicurezza valgono doppio in partite cruciali come questa.
Pogba 8: il Napoli porta bene. Il primo gol con la maglia bianconera un anno fa era un capolavoro. Il gol di stasera è addirittura più bello di quello. Potenza, coordinazione e precisione da manuale del calcio. Perfetto negli inserimenti, spettacolare nella gestione del pallone in mezzo al campo.
Asamoah 7: meno efficace del solito quando avanza. Ma nei ripiegamenti è formidabile, specie nelle diagonali verso il centro, in cui riesce a spegnere sul nascere i contropiedi del Napoli.
Tevez 7: indietreggia a centrocampo, prende palla, apre il gioco, scatta verso il centro, conclude. Movimenti che sembrano automatici, eppure è a Torino da poco più di tre mesi. Sarà dura rubare il posto al Pipita, ma la sfida a distanza con Higuain stasera la vince lui. Dal 39´ st Peluso s.v.
Llorente 7: il gol è in fuorigioco, ma il movimento è quello da autentico rapace dell´area di rigore. Reina gli nega la gioia della doppietta di testa. A inizio stagione oggetto misterioso, oggi terminale offensivo di una Juve che si sta adattando alle sue caratteristiche e pian piano ne sta scoprendo tutti i vantaggi. Dal 43´ st Quagliarella s.v.
Conte 7: non facile gestire una rosa così ampia di giocatori di grande qualità. Ma in questo l´allenatore campione d´Italia si sta dimostrando un maestro, inserendo elementi nuovi con caratteristiche diverse senza tuttavia mai snaturare il gioco e l´atteggiamento della squadra.
NAPOLI 5: tolto Insigne, è il Napoli peggiore della stagione. Timoroso, lento, senza idee. E´ vero, ci sono molte attenuanti. Anzitutto si è trovato di fronte la migliore Juve della stagione. Il gol a freddo non ha aiutato e gli errori arbitrali hanno reso tutto più difficile. Ed il risultato, nel complesso, è forse sin troppo pesante per quanto si è visto in campo, soprattutto ad inizio ripresa, quando il Napoli comincia a giocare. Ma la prestazione di Torino è comunque al di sotto delle aspettative. Nel primo tempo gli azzurri si fanno dominare soprattutto a centrocampo, dove la Juve fa quello che vuole. Nella ripresa prova a reagire, ma il solo Insigne non può nulla contro i bianconeri arretrati a difendere con 11 uomini. La sosta ora può tornare utile ad imparare dagli errori e ripartire. Il campionato è lungo e la classifica vede il Napoli terzo a -4 dalla Roma capolista e a -3 dai bianconeri. Ma ora bisogna guardarsi le spalle: Inter e Fiorentina si avvicinano.
Reina 6,5: almeno due parate decisive nel primo tempo tengono il Napoli in partita. Poi deve arrendersi alle bordate di Pirlo e Pogba.
Maggio 5,5: nel primo tempo è puntuale in fase difensiva e riesce anche a sorprendere Asamoah in qualche affondo. Cala vistosamente nella ripresa, quando avanza il raggio d´azione senza però trovare i tempi giusti per l´inserimento.
Fernandez 5,5: difesa azzurra troppo schiacciata indietro ed incapace di andare all´anticipo. Nel secondo tempo il Napoli si scuote e comincia a far possesso palla. L´argentino ha licenza di impostare dalle retrovie, ma i suoi lanci a vuoto sono l´emblema di un Napoli senza idee, costretto a scavalcare il centrocampo.
Albiol 5,5: duello tutto spagnolo con Llorente: lo vince il basco che spesso lo anticipa e lo supera nel gioco aereo.
Armero 5: lascia troppo spazio a Isla, spesso perde la posizione ed è confuso quando avanza sulla fascia sinistra da cui raramente arrivano cross per i compagni d´attacco.
Behrami 5,5: palesemente in difficoltà nell´arginare gli inserimenti dei centrocampisti bianconeri, soprattutto di Pogba. E´ infatti a centrocampo che la Juve stabilisce la sua supremazia e lo svizzero fa quello che può, ma i bianconeri sono costantemente in superiorità numerica in mezzo.
Inler 5: era uno dei più in forma, da lui si aspettava una direzione del gioco che non è mai arrivata. Costantemente ingabbiato, lento nel controllo del pallone, si rifugia quasi sempre nel passaggio arretrato. Dal 34´ st Zapata s.v.
Callejon 5: nel primo tempo non tocca palla, neutralizzato da Ogbonna e Asamoah. Prova a partecipare di più nella ripresa, con scarsi risultati. Dal 26´ st Mertens 5,5: si piazza sulla fascia destra lasciando la sinistra a Insigne. Combinando poco, sia perché Asamoah non lo lascia passare facilmente, sia perché quel lato del campo non sembra quello più congeniale.
Hamsik 4,5: spreca calciando fuori da buona posizione in una delle poche occasioni concesse al Napoli. Poi tanti passaggi sbagliati, palle perse e inutili falli di frustrazione. Ma soprattutto poco coraggio: quasi mai ha lo sguardo verso la porta, il più delle volte si rifugia nel retropassaggio. E questo, da uno con le sue qualità, non lo vuoi vedere.
Insigne 7: unico a puntare l´uomo e calciare, unico a ragionare e cercare la triangolazione, unico a impegnare Buffon. In pratica l´unico vero pericolo per la Juve. Meriterebbe il gol, ma Buffon non ne fa passare una.
Higuain 5,5: dribbling su Ogbonna e tiro forte ma fuori misura. L´unico sussulto di una partita difficile per il Pipita, anche a causa della scarsa assistenza dai compagni. Ingabbiato dai centrali della Juve, poco propenso al pressing e apparentemente ancora lento nei movimenti, segno forse della sua crescita non ancora completata dal punto di vista fisico-atletico.
Benitez 6: coi cambi fa quello che può puntando sul dinamismo di Mertens in luogo dello spento Callejon. Sul 2-0 aggiunge il secondo attaccante, ma ormai la partita è segnata. Una considerazione: per lui sarebbe un´eresia aggiungere un uomo a centrocampo per arginare il dominio juventino in mezzo. Ma è proprio lì che il Napoli perde la partita e qualcosa forse si poteva e doveva fare.
ARBITRO Rocchi 5: sul tiro di Tevez da cui nasce il gol del vantaggio di Llorente lo spagnolo è in posizione irregolare di una ventina di centimetri. Episodio decisivo, che si unisce alla trattenuta in area di Ogbonna su Higuain, fischiato fallo in attacco. Altra svista pesante.
Roberto Scognamiglio