L´educazione stradale in rete
26-02-2010 - Archivio Storico de Lo Strillone
E entrato nel vivo da questoggi la terza annualità del progetto Vivere nella strada, laboratorio pilota di educazione stradale, realizzato in rete da un gruppo di scuole dellarea vesuviano/stabiese/sorrentina: I.C, Salvati di Castellammare di Stabia, Istituto Secondario di I grado Maiuri di Pompei, Istituto Secondario di I grado Scarlatti di Vico Equense, I.S.A. De Chirico di Torre Annunziata, e dalla scuola capofila Scuola Polo, I circolo didattico di Boscoreale diretto da Patrizia Porretta.
Presso lauditorium del I circolo di Boscoreale si terranno due giornate formative, e si affronteranno, con la partecipazione di autorevoli relatori esperti della materia, e con il coinvolgimento di alunni, docenti, genitori e associazioni, tutti i temi correlati alleducazione stradale.
Il progetto, che è in rete regionale e prevede il coinvolgimento complessivo di settanta scuole primarie e secondarie di I e II grado della Regione Campania, tutte insistenti in aree a rischio e con forti flussi immigratori, è sostenuto dallUfficio Scolastico Regionale, dalla Prefettura di Napoli e dallAssessorato allIstruzione del Comune di Boscoreale.
Vivere nella strada nasce dallesigenza di incidere nellassetto sociale locale influendo sul disagio giovanile, nel rispetto del principio della legalità, e leducazione stradale è una delle educazioni volte alla promozione della convivenza civile oggi indispensabile nelle relazioni sociali.
Se si considera la strada come ambiente di vita e la scuola come una fondamentale agenzia educativa -ha affermato Patrizia Porretta, dirigente scolastico del primo circolo didattico di Boscoreale-, si può dire che leducazione stradale rappresenta un esempio di interazione tra il modello educativo istituzionale e la vita quotidiana. Uno strumento per lassunzione di un modello culturale e formativo consapevole e valido per lintera esistenza delluomo. Il nostro intento ha spiegato Patrizia Porretta-, tenendo conto delle caratteristiche che i destinatari del progetto assumono, è anche quello di formare giovani consapevoli del senso di responsabilità personale e sociale e della conoscenza e del rispetto della norma intesa come valore etico-sociale.
Il progetto, in particolare, mira a formare lalunno ad un saper dire, saper fare e saper essere cittadino per una società futura più solidale, e far sì che gli allievi imparino cosa significa vivere nella strada nel rispetto dellambiente, conoscendo le norme giuridiche stradali, interiorizzando la cultura della sicurezza stradale, rafforzando lazione di prevenzione e valorizzando i vincoli di solidarietà sociale. Con approdo finale allacquisizione di competenze, conoscenze e abilità inerenti: lambiente stradale e la sua vivibilità; la qualità dei servizi e degli spazi urbani di vivibilità e di crescita; la padronanza del proprio comportamento motorio nellinterazione con lambiente; segnali stradali; il comportamento del pedone, del ciclista, del motociclista e dellautomobilista; le norme che regolano la circolazione e la sicurezza sulla strada, le norme sulla prevenzione e la responsabilità giuridica.
Altro momento pregnante dellattività progettuale sarà, nel corso del mese di aprile, un incontro organizzato dalla Prefettura di Napoli per illustrare agli alunni le finalità dellOsservatorio sullincidentalità stradale. Tre alunni, con libera elezione, saranno chiamati a far parte, come membri onorari, della Conferenza prevista dallOsservatorio stesso.
I risultati delle attività progettuali saranno: realizzazione di cartellonistica per le scuole primarie; drammatizzazione di un tema inerente alleducazione stradale realizzazione di un cortometraggio per le scuole secondarie di I grado; realizzazione di un videogioco o di un cortometraggio o di un cartone animato per le scuole secondarie di II grado.
Siamo come sempre al fianco delle istituzioni scolastiche del territorio per sostenere ogni azione educativa che tende a diffondere la cultura della legalità e del vivere civile ha spiegato Alfonso Cirillo, assessore allistruzione-. Il progetto sinserisce a pieno titolo nellambito delle attività promosse dallamministrazione che ha individuato il corrente anno scolastico quale anno della legalità e sicurezza
Presso lauditorium del I circolo di Boscoreale si terranno due giornate formative, e si affronteranno, con la partecipazione di autorevoli relatori esperti della materia, e con il coinvolgimento di alunni, docenti, genitori e associazioni, tutti i temi correlati alleducazione stradale.
Il progetto, che è in rete regionale e prevede il coinvolgimento complessivo di settanta scuole primarie e secondarie di I e II grado della Regione Campania, tutte insistenti in aree a rischio e con forti flussi immigratori, è sostenuto dallUfficio Scolastico Regionale, dalla Prefettura di Napoli e dallAssessorato allIstruzione del Comune di Boscoreale.
Vivere nella strada nasce dallesigenza di incidere nellassetto sociale locale influendo sul disagio giovanile, nel rispetto del principio della legalità, e leducazione stradale è una delle educazioni volte alla promozione della convivenza civile oggi indispensabile nelle relazioni sociali.
Se si considera la strada come ambiente di vita e la scuola come una fondamentale agenzia educativa -ha affermato Patrizia Porretta, dirigente scolastico del primo circolo didattico di Boscoreale-, si può dire che leducazione stradale rappresenta un esempio di interazione tra il modello educativo istituzionale e la vita quotidiana. Uno strumento per lassunzione di un modello culturale e formativo consapevole e valido per lintera esistenza delluomo. Il nostro intento ha spiegato Patrizia Porretta-, tenendo conto delle caratteristiche che i destinatari del progetto assumono, è anche quello di formare giovani consapevoli del senso di responsabilità personale e sociale e della conoscenza e del rispetto della norma intesa come valore etico-sociale.
Il progetto, in particolare, mira a formare lalunno ad un saper dire, saper fare e saper essere cittadino per una società futura più solidale, e far sì che gli allievi imparino cosa significa vivere nella strada nel rispetto dellambiente, conoscendo le norme giuridiche stradali, interiorizzando la cultura della sicurezza stradale, rafforzando lazione di prevenzione e valorizzando i vincoli di solidarietà sociale. Con approdo finale allacquisizione di competenze, conoscenze e abilità inerenti: lambiente stradale e la sua vivibilità; la qualità dei servizi e degli spazi urbani di vivibilità e di crescita; la padronanza del proprio comportamento motorio nellinterazione con lambiente; segnali stradali; il comportamento del pedone, del ciclista, del motociclista e dellautomobilista; le norme che regolano la circolazione e la sicurezza sulla strada, le norme sulla prevenzione e la responsabilità giuridica.
Altro momento pregnante dellattività progettuale sarà, nel corso del mese di aprile, un incontro organizzato dalla Prefettura di Napoli per illustrare agli alunni le finalità dellOsservatorio sullincidentalità stradale. Tre alunni, con libera elezione, saranno chiamati a far parte, come membri onorari, della Conferenza prevista dallOsservatorio stesso.
I risultati delle attività progettuali saranno: realizzazione di cartellonistica per le scuole primarie; drammatizzazione di un tema inerente alleducazione stradale realizzazione di un cortometraggio per le scuole secondarie di I grado; realizzazione di un videogioco o di un cortometraggio o di un cartone animato per le scuole secondarie di II grado.
Siamo come sempre al fianco delle istituzioni scolastiche del territorio per sostenere ogni azione educativa che tende a diffondere la cultura della legalità e del vivere civile ha spiegato Alfonso Cirillo, assessore allistruzione-. Il progetto sinserisce a pieno titolo nellambito delle attività promosse dallamministrazione che ha individuato il corrente anno scolastico quale anno della legalità e sicurezza