"Mancano i cartelli turistici, perché?", è questa la domanda che ci pone un lettore attraverso la nostra rubrica "LoStrillone dei cittadini". Una domanda corredata da una serie di dati che dimostrano il limite e le contraddizioni di una città che non riesce a valorizzare il proprio tesoro storico pur fermamente convinta di porre il proprio futuro nelle mani di un possibile sviluppo turistico. Partire dalle cose semplici, minime e che durano nel tempo, quindi, come dei cartelloni turisitici che invitano a scoprire la nostra storia, ci sembra una proposta saggia e da prendere in considerazione nella stesura del bilancio comunale.
Ricordiamo ai lettori che è sempre aperto il sondaggio "Bilancio Comunale 2011, come destinare le risorse?". fg

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Ecco la lettera del nostro lettore:
"Gentile redazione volevo sapere come mai Torre Annunziata è l’unica, sottolineo l’unica che è sprovvista dei cosiddetti cartelli Turistici di colore marrone. Tutti i paesi limitrofi ne sono in possesso, anche realtà minori, cito ad esempio Pollena Trocchia (non è una battuta). L’installazione di cartelli, dal costo irrisorio, permetterebbe ai cittadini di conoscere storia ed aneddoti relativi ai più importanti palazzi e chiese cittadine. Si parla sempre di rilancio turistico, ma poi si ignorano gli elementi più elementari. Ripeto, non capisco il motivo per il quale Torre si debba distinguere sempre in negativo. Smentitemi pure, se esistono altre località prive di cartellonistica turistica. Eppure di chiese ed edifici storici ne abbiamo da citare, si pensi ad esempio Palazzo della Taverna Grande alla Marina, Palazzo del Principe di Genoano, Masseria Grande della Baronal Corte, Teatro Metropolitan (già Terzo Ordine del Molini del Conte), Palazzo Colonna, Palazzo Criscuoli, Palazzo Fondaco Montella, Palazzo Pignatelli di Monteleone, Palazzo Stallo del Principe di Valle, Palazzo Cesaro, Palazzo Amodio, Palazzo Dati, Palazzo Vasquez,, Palazzo delle Regie Scuderie, Palazzo e Villa Storta, Palazzo Coccoli, Palazzo delle Terme Manzo, Villa Vitelli, Villa Cardola, Palazzo Ferrara, Palazzo Castellano, Palazzo Fusco, Palazzo Jovino etc, senza contare resti romani come Villa di Caio Siculi ( di cui rimane solo una parete in litoranea Marconi) o quanti conoscono l’esistenza del Castello dei d´Alagno (poi "Palazzo Dentice di Frasso-Massarenghi") o quanti conoscono che l’autore del monumento ai caduti (Francesco Jerace) è lo stesso che ha realizzato diverse statue dell’Altare della Patria in Roma. Tutto questo per dire che con una piccolissima spesa, si darebbe la possibilità, intanto di uniformarsi alle altre cittadine e di far conoscere la nostra storia anche alle future generazioni, creando in tal modo, appartenenza ed orgoglio alle proprie origini. Grazie, Salvatore C."