Letture di legalità, allievi dellITI Medi incontrano Cantone
25-03-2011 - Archivio Storico de Lo Strillone
Letture di legalità: lunedì 28 marzo gli allievi dellITI Medi incontrato il magistrato Raffaele Cantone
San Giorgio a Cremano, 24 marzo 2011 - Lunedì 28 marzo alle 10, presso lITI Enrico Medi di via Buongiovanni, il magistrato Raffaele Cantone sarà ospite dellAmministrazione Comunale per un incontro gli studenti, che discuteranno con lui del suo libro Solo per giustizia. I ragazzi interloquiranno con l´autore leggendo ad alta voce dei brevi brani del libro, davanti anche ai propri compagni di scuola, ponendogli delle domande. A salutare Cantone saranno il sindaco Mimmo Giorgiano e la dirigente scolastica Annunziata Muto.
Liniziativa rientra in un percorso più ampio, che mira a favorire la conoscenza della legalità attraverso un percorso fatto di libri e testimonianze. È questo lobiettivo di Letture di legalità, progetto dallassessorato alle Politiche Giovanili guidato da Luigi Velotta e rivolto agli studenti sangiorgesi che frequentano lultimo anno della scuola superiore. Ogni classe che partecipa al laboratorio diventa un gruppo di studio: i ragazzi, guidati da un docente, analizzano un libro per comprenderne il significato e imparare a leggerlo ad alta voce. Alla fine del percorso, i partecipanti incontrano lautore del testo studiato. Nei prossimi mesi i ragazzi incontreranno gli autori di altri due libri che stanno leggendo: i giornalisti e scrittori Raffaele Sardo, autore di Al di là della notte. Storie di vittime innocenti di criminalità e Bruno De Stefano, autore di 101 storie di camorra.
In Solo per giustizia, il racconto del giudice Cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: ripercorrendo la sua esperienza, Cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l´avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un´evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto.
San Giorgio a Cremano, 24 marzo 2011 - Lunedì 28 marzo alle 10, presso lITI Enrico Medi di via Buongiovanni, il magistrato Raffaele Cantone sarà ospite dellAmministrazione Comunale per un incontro gli studenti, che discuteranno con lui del suo libro Solo per giustizia. I ragazzi interloquiranno con l´autore leggendo ad alta voce dei brevi brani del libro, davanti anche ai propri compagni di scuola, ponendogli delle domande. A salutare Cantone saranno il sindaco Mimmo Giorgiano e la dirigente scolastica Annunziata Muto.
Liniziativa rientra in un percorso più ampio, che mira a favorire la conoscenza della legalità attraverso un percorso fatto di libri e testimonianze. È questo lobiettivo di Letture di legalità, progetto dallassessorato alle Politiche Giovanili guidato da Luigi Velotta e rivolto agli studenti sangiorgesi che frequentano lultimo anno della scuola superiore. Ogni classe che partecipa al laboratorio diventa un gruppo di studio: i ragazzi, guidati da un docente, analizzano un libro per comprenderne il significato e imparare a leggerlo ad alta voce. Alla fine del percorso, i partecipanti incontrano lautore del testo studiato. Nei prossimi mesi i ragazzi incontreranno gli autori di altri due libri che stanno leggendo: i giornalisti e scrittori Raffaele Sardo, autore di Al di là della notte. Storie di vittime innocenti di criminalità e Bruno De Stefano, autore di 101 storie di camorra.
In Solo per giustizia, il racconto del giudice Cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: ripercorrendo la sua esperienza, Cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l´avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un´evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto.